BOXE | Prestot adieu! Signani è di nuovo campione europeo EBU
Savignano è tutta stipata nel Seven Sporting Club. Un successo per il sindaco Filippo Giovannini e il vicesindaco Nicola Dellapasqua, il coronamento di un sogno per Ivano Carabini che insieme a Around Sport e OPI Since 82 ha portato l'europeo EBU in Romagna.
Ovviamente tutto questo non sarebbe stato possibile senza Matteo Signani. Senza il grande cuore, l'integrità fisica e la passione del 'Giaguaro' di Romagna.
Matteo è molto più tonico atleticamente di Anderson Prestot: il francese non si nega allo scontro e non lascia che sia Signani a fare la gara, cercando di anticipare il jab sinistro del 'Giaguaro', memore delle pacche prese in Francia. Come a Massy lo scorso giugno, tuttavia, Matteo concede un po' troppo, ma se nella prima ripresa gli concede qualcosa, nella seconda costringe alle corde il francese, che va in debito sul forcing del romagnolo. Matteo è però troppo aperto, senza però rispondere.
Nella terza Signani aggiunge il cross destro e inizia a doppiare i colpi, mettendo in seria difficoltà Prestot, che le prova tutte: con la testa - e il sopracciglio sinistro del 'Giaguaro' soffre -, col ginocchio, con i diretti. Matteo trema, non è solo un inciampo e finisce con le ginocchia a terra, se la gioca d'astuzia e non viene contato. Il pubblico si scalda, l'eterno conflitto Italia-Francia è anche in platea: volano parole grosse, anche qui i secondi danno consigli, ma alla fine la vera rissa è sul ring.
Coach Morelli lo dice già dalla seconda a Signani di colpire anche al corpo per costringere Prestot a scoprirsi, ma il Giaguaro cerca la castagna per finire con le faville a casa sua, perché gli va e perché dopo il match d'andata sa benissimo di poterla chiudere col botto: generoso, arrembante, ma lo vorremmo sempre un po' più stronzetto di quello che è.
Non potevano andare avanti con la guerra oltre la quarta ripresa - altrimenti ci staremmo giocando un Mondiale - e nelle riprese centrali l'azione si fa più controllata da entrambi gli angoli, ma Matteo riesce sempre a piazzare un paio di colpetti nei clinch (anche al corpo, finalmente).
Nella 6a Signani cuoce Prestot a puntino, chiudendolo alle corde e martellandolo violento en la face: "Je suis le Jaguar". Da dire che Prestot rimane su ed è segno che non se lo sono inventati in Francia che è un pugile più che sufficiente.
Ma alla 7a Matteo la fa finita esattamente come voleva.
Colpo pulito, Prestot va giù.
L'arbitro lo conta.
Prestot si rialza. Bravo.
Ma gli occhi vedono i Champs Elysées, mica le colline di Castelvecchio.
Adieu monsieur Prestot.
Matteo Sigani è di nuovo campione europeo EBU dei pesi medi.
E adesso tocca al sindaco Giovannini e a Ivano Carabini portare un mondiale a Savignano.
Se lo merita, quel Matteo lì. 43 anni, ancora campione.
Nei sottoclou, come da pronostico, Vincenzo La Femina batte Hector Betancourt per verdetto unanime, Diletta Cipollone si impone ai punti su Marijana Dasovic, e Giovanni Sarchioto la chiude per kot con José Manuel Lopez Clavero.