Possanzini recrimina: “La nostra partita migliore. Perderei tempo se parlassi degli arbitri…”
Il primo round della supercoppa se l’è aggiudicato il Cesena che quindi domenica prossima sarà spettatore nient’affatto disinteressato di ciò che accadrà al Menti tra Juve Stabia e Mantova. Nell’immediato dopo gara, nella sala stampa del Martelli l’allenatore dei virgiliani, Davide Possanzini, mastica amaro per il verdetto che il campo ha emesso: “La gara è stata a senso unico: forse è la partita migliore che abbiamo fatto quest’anno in entrambe le fasi. Mi dispiace per il risultato perché è veramente tanto bugiardo.
Però dall’altra parte quando fronteggi il Cesena trovi davanti a te giocatori che alla prima mezza occasione ti fanno male. E oggi è andata così. I miei ragazzi hanno cercato anche dopo il gol nel recupero. Esco da questa partita e, francamente, non so cosa dire ai ragazzi. Posso fargli solo dei complimenti, perché quest’anno mi hanno divertito, però ora c’è da alzare l’asticella: oltre alla qualità del gioco, c’è da mettere quel cinismo che a tratti in questo campionato c’è mancato”.
Anche qualche decisione del direttore di gara pare non essere stata particolarmente apprezzata dal tecnico dei padroni di casa… “Perderei tempo se parlassi degli arbitri… quest’anno ho già dato, venendo espulso quattro volte. Io sto nel calcio da tanto tempo: Galuppini lanciato a rete e fermato da Prestia, ma non viene nemmeno fischiato fallo perché già ammonito… queste cose sono scientifiche.
Sul ribaltamento di fronte c’è stato il rigore e nemmeno mi interessa se c’era o no. Infine, se sbagliano i miei giocatori possono sbagliare anche gli arbitri”.
Viene quindi il momento degli elogi ma anche delle critiche per quanto espresso dai biancorossi sul terreno di gioco: “Sono contento per il primo gol di Debenedetti, ma oggi tutti hanno fatto bene. L’abbiamo preparata molto bene e i ragazzi hanno fatto tutto quello che dovevano fare… Non posso rimproverare loro niente.
Mi ricordo un lancio lungo di Brignani a due minuti dalla fine senza senso, poi loro ripartono e ci fanno gol. Eravamo a cento metri dalla porta, però quando dico che se la palla ce l’hai tu gli altri non fanno gol intendo questo. Senza quella giocata la partita sarebbe finita in pareggio o magari avremmo trovato il gol della vittoria. Non dico assolutamente che è colpa di Brignani, ma che ne era consapevole e dobbiamo essere fedeli alla nostra idea, perché ha portato i suoi frutti”.
La chiosa finale è sulle indicazioni che l’allenatore ha tratto dall’affrontare i vincitori di un altro girone: “Il contesto è stato spettacolare, poi penso che anche la partita sia stata bella da vedere. Tutto bello tranne il risultato, che è quello che poi la gente va a guardare. Oggi abbiamo affrontato la squadra più forte dei tre gironi e abbiamo dimostrato di essere nettamente superiori”.