Gioco, partita e incontro
1. Non sono bastati nemmeno 6 anni di inferno e purgatorio per permetterci di godere appieno di questa festa promozione: anche stasera abbiamo cercato di rovinare la festa con polemiche di bassissima lega.
2. Tutto nasce dal tentativo dell’ufficio marketing di imporre la coreografia sponsorizzata in tutto lo stadio: azione respinta doverosamente e prontamente da chi di dovere.
3. E allora come si reagisce? Semplice, ordinando al dj (figura che non appartiene per nessuna ragione al mondo allo stadio) di coprire i cori dei tifosi a fine partita con musica a palla. Sulla falsariga di quanto avvenuto pochi giorni fa a San Siro con lo scudetto della Marotta League.
4. Ma veramente nella serata del record dei punti, della consegna del trofeo di campioni del girone, del commiato da questa schifosa categoria e forse anche da Mimmo Toscano, dobbiamo parlare del dj e della responsabile marketing? Assolutamente no, con la speranza che siano le prime due figure cambiate nella prossima stagione.
5. Allora di chi parliamo? Ma di Klinsmann junior naturalmente! Ricordiamolo a tutti: preso a Cesena senza consultare il direttore sportivo Fabio Artico e per mere ragioni di bilancio.
6. Suo padre Jürgen è entrato con una quota pesante all’interno del Cesena, come dichiarato dallo stesso John Aiello a Paolo Morelli de Il Resto del Carlino qualche settimana fa.
7. Toscano – ironia della sorte, anche se non siamo sicuri che sia poi una cosa così ironica – finisce come aveva iniziato: con un portiere schierato per volere della società. Un motivo in più per evitare questa nuova trappola in serie B.
8. Però, nel momento in cui sottolineiamo i rischi di far giocare l’ennesimo raccomandato tra i pali, dobbiamo spezzare una lancia per gli americani e il loro modo di fare calcio.
9. Tutta Cesena o quasi (a parte qualche rancoroso su TuttoCesena che non fa testo) ha apprezzato il modus operandi di Aiello & co. e lo ha, di fatto, legittimato. Anzi, esaltato, applaudito.
10. Perché quest’anno si è vinto, anzi stravinto, sia chiaro. Ma si è stabilito qualcosa di più un precedente: pur di vincere gli americani sono autorizzati a fare di tutto. Basta che mettano i soldi, possibilmente tanti, e poi magari si vinca. Ci siamo capiti, no?