Grazie Mimmo Toscano
1. Siamo alla fine o quasi. E quindi è giunto il momento di celebrare il doveroso tributo (sincero) a Mimmo Toscano.
2. Dei record ce ne frega poco: Toscano aveva un solo compito, ovvero riportarci in B, e quest’anno ha assolto la sua missione nella maniera migliore possibile.
3. È stato criticato, Toscano. Duramente e giustamente. Perché quello che è accaduto nella passata stagione resterà per sempre una macchia indelebile nella nostra storia. Ma al tempo stesso questo campionato splenderà in maniera imperitura nei nostri annali.
4. Prima o poi Toscano stesso racconterà cosa sia accaduto prima di quel Cesena-Carrarese, prima di campionato: parafrasando John Reed, potremmo parlare dei 10 minuti che sconvolsero il mondo. E ci costarono la promozione. E circa 10 milioni di euro agli americani.
5. In attesa di quella conferenza stampa, ecco la ricostruzione. Qualcuno scende negli spogliatoi (Agostini? Oppure Robert Lewis?) e comunica a Toscano chi deve giocare, ovvero Luca Lewis. Segue furiosa litigata, Toscano è con le spalle al muro: quell’imposizione fa male al Cesena e alla sua carriera.
6. Toscano non cede: è pronto alle dimissioni istantanee. È a questo punto che intervengono i suoi senatori: “Mister – è il succo del discorso – siamo venuti a Cesena solo per te, non puoi lasciarci da soli ancora prima di iniziare”. Toscano vacilla: ingoia il rospo, sa che tutto ricadrà su di lui ma non tradisce i suoi ragazzi.
7. Il resto è storia nota: Minelli sfonda col piede l’armadietto, Lewis combina disastri, arriva Tozzo e arriviamo fino ai rigori col Lecco giocando praticamente senza portiere.
8. Toscano si porta questo nodo in gola da quasi due anni e non ne ha mai fatto parola, almeno pubblicamente. È stato sul punto di andarsene e mollare la scorsa estate, poi la partenza di Lewis e l’arrivo di Artico hanno risistemato le cose.
9. Per questo vanno fatti i complimenti a Toscano: perché ripartire dalle macerie di una stagione come quella scorsa è molto più complicato che partire da zero. E la rincorsa è iniziata proprio alla seconda partita, quella contro il Pontedera di Luca Lewis, inevitabilmente nel destino del tecnico calabrese.
10. Grazie mister. Non è stato facile, non è stato breve e non è stato per nulla banale. Ma siamo arrivati esattamente dove saremmo dovuti arrivare e adesso possiamo (eventualmente) lasciarci col sorriso.