Romagnolo di nascita, ligure d’adozione. Regini: “Ringrazierò sempre il Cesena”
Per lui, che a Cesena ci è nato, tornare al Manuzzi è sempre un’emozione. Con il suo Sestri Levante proverà a fermare la marcia bianconera, ma è consapevole che ai suoi servirà una prova maiuscola. Parliamo naturalmente di Vasco Regini, il grande ex della sfida contro la matricola ligure si è concesso ad un’intervista esclusiva per TuttoCesena. Con lui, oltre che della sfida di domenica, abbiamo parlato delle emozioni per il ritorno in Romagna, ma anche della sua nuova avventura e di quello che potrà dirci questo campionato.
Regini, cosa significa per lei tornare al Manuzzi?
“Il Cesena è la squadra dove sono cresciuto e nonostante il mio esordio lo abbia fatto al Dall’Ara contro il Bologna, posso dire che il Manuzzi sia stato il primo vero stadio nel quale ho giocato. Ringrazierò per sempre il Cesena per le opportunità che mi ha concesso, da qui è iniziato il percorso per una carriera che posso ritenere importante”.
In realtà, in Romagna ci era già tornato lo scorso anno per vestire la maglia del Rimini. Poi, in estate il passaggio al Sestri e l’approdo in Liguria, una Regione che è un po’ la sua seconda casa.
“Sì, la Liguria è la mia seconda casa senza ombra di dubbio. Ho giocato tanti anni a Genova con la Sampdoria, le mie figlie sono cresciute qui e appena ho avuto l’opportunità di tornare non me la sono fatta sfuggire”.
Non avete avuto un inizio di campionato facile. Quattro punti conquistati in sette gare e ultimo posto in coabitazione con il Rimini. Nonostante la vittoria nel sentito derby con l’Entella e il pari con la Juventus Next Gen, la situazione non è delle migliori.
“Siamo una neopromossa con tanti giovani e sapevamo che sarebbe stato per noi un campionato difficile. Siamo in un girone tostissimo con tante squadre di prima fascia e piazze importanti. Nonostante la classifica non ci sorrida posso però dire che probabilmente meritavamo qualcosa in più. Abbiamo sempre offerto buone prestazioni, ci è mancato qualcosa sia in avanti che in difesa ma siamo rimasti in tutte le partite aggrappati al risultato ed è quello che dovremo fare anche domenica”.
Con quali armi secondo lei il Sestri può impensierire il Cesena?
“La nostra forza deve essere quella di giocare pensando di non aver nulla da perdere. Affronteremo la squadra a mio parere più accreditata per la promozione in B, giocando in uno stadio che sarà carico di passione. Arriviamo a questa partita da matricola, una condizione che mentalmente ci può dare un piccolo vantaggio. Sono certo che saremo in grado di giocarci le nostre carte”.
Può essere questo l’anno buono affinché il Cesena possa tornare a calcare palcoscenici migliori?
“Sicuramente sì, perché mister Toscano è una garanzia in questa categoria. Al secondo anno su una panchina le cose migliorano, si conoscono meglio squadra e ambiente ed è un vantaggio. Ad oggi in testa c’è la sorpresa Torres, ma altre corazzate come può essere il Cesena non ne vedo. Io credo che i bianconeri siano la squadra più accreditata, poi certo, può succedere di tutto, ma il Cesena è secondo me la favorita”.