Il piano per riportare Stiven Shpendi a Cesena
Gli Aiellos hanno un piano per riportare Stiven Shpendi in riva al Savio, ma sono ancora da definire due priorità: la certezza del budget e la posizione di Domenico Toscano.
Il sogno sono 25 milioni, di cui poco meno della metà solo per il monte ingaggi della squadra, ma il sogno passa anche da un possibile nuovo assetto societario. Come già raccontato qualche settimana fa e ribadito recentemente sul Corriere Romagna, sono da coprire i finanziamenti di Mike Melby conferiti al Cesena dallo scorso settembre, in virtù dei quali già oggi il californiano potrebbe reclamare un maggior peso in società.
John Aiello è saldamente il presidente del Cesena e questo difficilmente cambierà nel brevissimo periodo: le tensioni tra gli americani e i vecchi soci proprietari del Cesena continuano a tenere banco e tutto passa dal prestito biennale oneroso di Stiven Shpendi all’Empoli. Un accordo da 2 milioni di euro, per cui 160mila euro sono stati corrisposti subito e 640mila euro in otto rate mensili: i restanti 1,2 milioni di euro verranno corrisposti all’obbligo di riscatto a giugno 2025 e dovranno essere corrisposti entro fine giugno 2026. Oltre a questi ci sarebbe un bonus da 400mila euro in caso di salvezza e il 15% sulla cessione futura. Ma questo prestito biennale potrebbe essere paragonabile a una cessione? La risposta a questa domanda potrebbe interessare forse i vecchi proprietari del Cesena dal cui settore giovanile è uscito Stiven.
Ovviamente questo se la cessione si concretizzerà fino in fondo. Ed è questo il vero tema.
Stiven Shpendi non gioca da Empoli-Monza del 21 gennaio scorso: 11 presenze, nessuna rete. E qui John e Michael Aiello vedono il possibile business: se l’Empoli rimanesse in A potrebbe non esserci spazio ancora per Stiven e a quel punto i bianconeri potrebbero proporre all’Empoli di interrompere il prestito e far tornare il figliol prodigo in riva al Savio, ricomponendo il duo insieme al fratello Cristian Shpendi, dando una coppia molto ‘vendibile’ al marketing bianconero (marketing che vedrà un nuovo partner nazionale importante affiancare Pubblisole per la stagione di serie B). Ovviamente, in caso di retrocessione Shpendi potrebbe avere spazio, ma ci saranno anche da valutare le esigenze dei flussi di cassa dei toscani e liberarsi dell’incombenza del pagamento del talento albanese restituendolo in Riva al Savio.
In attesa di Stiven - ritorno che risolverebbe anche le tensioni tra la vecchia proprietà e gli americani, ma potrebbe accendere gli interessi di Mike Melby nel diventare il numero uno bianconero -, intanto c’è da segnalare forse la prima defezione del Cesena che verrà: Alessandro Siano avrebbe chiesto ufficialmente di essere ceduto. Siano ha firmato con i bianconeri un pluriennale in uscita dal Pontedera e ha sostituito degnamente Pisseri in Coppa Italia e dopo la vittoria matematica del campionato - tornando in panchina solo per Torres-Cesena - gli è stato preferito all’ultima gara contro il Perugia Jon Klinsmann, di cinque anni più vecchio, arrivato a gennaio su suggerimento di Melby, amico del padre Jürgen Klinsmann.
Rimane da risolvere anche l’enigma Toscano: Michael Aiello era propenso ad accontentarlo con un biennale, ma all’ultimo ha dato carta bianca a Fabio Artico che non ha intenzione di impegnare ulteriormente i bianconeri. Il rinnovo automatico c’è stato, Toscano è l’allenatore del Cesena: se non vorrà più esserlo, sarà solo una scelta sua. A meno che non si arrivi alla mediazione di un 1+1, che però si allontana ora dopo ora. Una situazione che rischia di trascinarsi ben oltre maggio come all’inizio di questa stagione, quando il tecnico era già sulla via di Vicenza: oltre ai vicentini e al Padova (se non arrivasse la B), lo attirano le sirene del Catania e della Triestina, nonostante una situazione finanziaria ancora tutta da dirimere.