La strada giusta per uscire da questa fogna ‘chiamata’ Serie C
Più forte del tabù Recchioni. Più forte delle assenze. Più forte degli ex col dente (più o meno) avvelenato. Non c’è stata storia, ieri sera a Fermo. E se da un lato è vero che Calderoni & Friends (semplicemente disastrosi!) hanno fatto di tutto per agevolare la missione bianconera in terra marchigiana, dall’altro lato c’è da dire che Corazza e soci a Fermo hanno giocato (quasi) ad occhi chiusi. Mettendo la vittoria in cassaforte già dopo la prima mezz’ora di gioco. Ecco, Simone Corazza: quattro gol segnati nelle ultime due gare. Tanta (anzi, tantissima) roba. E pensare che, sino a sei giorni fa, ovvero sino alla vigilia della sfida casalinga con l’Ancona, c’era chi lo considerava - scioccamente - un attaccante già bollito. Un bolso bomber trentaduenne già stancamente incamminato verso il viale del tramonto. Tutte boiate. Boiate pazzesche. Corazza c’è. E, da qui a fine stagione, con i suoi gol (può arrivare tranquillamente a quota 20), farà di tutto per cercare di portare via il Cesena da questo incubo ‘chiamato’ Serie C. Da questa putrida fogna all’italiana che – sotto le ceneri di un’apparente tranquillità – giorno dopo giorno mette a rischio la passione dei tifosi ed asciuga i conti bancari dei club che ne fregano della tanto decantata (solo a parole) sostenibilità. Il Joker c’è, dunque. Così come mister Toscano, pure lui criticatissimo – a volte giustamente, a volte meno – sino a una misera manciata di giorni fa. Così come la ‘solita’ triade difensiva Ciofi-Prestia-Silvestri, una triade che in Terza Serie nessuno ha. Così come il vecchio De Rose, uno che forse (anzi, togliamo pure quel forse) ha fatto un patto col Diavolo. Così come Cristian Shpendi, uno che forse è più forte del fratello. Così come l’enfant du pays Berti, uno che meriterebbe di giocare titolare non solo quando la coperta dalla cintola in su è corta. Nove punti raccolti nelle prime quattro uscite, dunque: un buon bottino, quello raccolto dal Cesena. Un Cesena che forse, non avrà la squadra e l’allenatore più forte del girone, ma che ha sicuramente tutte le carte in regola per giocarsela sino alla fine nella regular season. Attenzione, però. L’imperativo bianconero, dopo questi due roboanti poker rifilati alle modeste Ancona e Fermana, è comunque uno solo: non lasciarsi cullare dai facili entusiasmi. La coperta, in difesa, continua ad essere corta. Sulla catena di sinistra qualche dubbio permane. Le pretendenti per la vittoria restano tantissime. E dietro l’angolo, per la rigenerata truppa di Toscano, c’è una triade di appuntamenti (Spal, Rimini e Arezzo) da bollino rosso. Anzi, rossissimo.
PS 1: Quelli che… vogliono fare 9 punti (anche) nelle prossime 3 partite
PS 2: Quelli che… che si accontenterebbero di 6 mattoncini