Tutto molto bello
Tutto molto bello. Lo diceva il mitico Bruno Pizzul. Lo ripeto pure io. Sì, tutto molto bello. E – diciamocela tutta – pure tutto molto inaspettato. Perché solo il più inguaribile degli ottimisti, dopo il debutto da film horror sfoderato da Pisseri & Friends in quel di Olbia, avrebbe ipotizzato di ritrovare il Cesena alla quinta giornata con ben 12 punti in cascina. Con all’attivo (anche) due roboanti 4-0 raccolti al cospetto di Ancona e Fermana più una preziosissima vittoria per 3-1 arpionata contro quella Spal che – la scorsa estate sotto l’ombrellone, tra un Calippo e un Cucciolone – quasi tutti gli addetti ai lavori bollavano come la vera grande favorita per la vittoria di questo girone B infarcito di nobili decadute. Al diavolo dunque, una volta tanto, le polemiche legate alle reti ‘mobili’ para-palloni istallate dinnanzi alla Mare. Al diavolo i mugugni legati alle bottigliette d’acqua che – in Curva e in Gradinata – costano come lo Champagne. Al diavolo gli interrogativi legati al fatto che Aiello & Soci – in vista di possibili nuovi ingressi nella compagine sociale del club – hanno dato al Cavalluccio una valutazione che si aggira (incredibilmente) sui 9 milioni. Sì, al diavolo tutto. Almeno oggi. Almeno all’indomani di questo convincente hurrà con la Spal che ha di nuovo certificato il valore di questa squadra. Una squadra pregna di califfi della categoria – vedi bomber Corazza, vedi l’eterno De Rose, vedi il coriaceo Prestia – che hanno ancora fame di vittoria. Una squadra gonfia anche di baby di belle speranze – Berti e Cristian Shpendi su tutti – che vogliono diventare grandi in fretta. In frettissima. Doveroso poi (ri)spendere due parole su mister Toscano. Che, come era già avvenuto la scorsa stagione, ma con altre modalità, dopo una partenza ad handicap è riuscito a rimettersi poderosamente in carreggiata. A suon di gol, di vittorie e (pure) di bel gioco. Non era una cosa affatto scontata. Anzi. Così come non era una cosa scontata, sempre sul fronte Toscano, riuscire a (ri)conquistare – almeno parzialmente – l’affetto del Popolo Bianconero dopo quell’ormai ‘famosa’ e pacchiana Porcata Portieri in salsa nepotista che la scorsa stagione ha privato l’ambizioso Cesena di una ‘raggiungibilissima’ promozione in Serie B. Il trainer calabrese, dopo Olbia, è stato bravo a non deragliare. A tenere duro. A scacciare le critiche (ribadiamolo, spesso immotivate) che arrivavano da ogni angolo della Romagna Bianconera. E ad accorgersi, speriamo una volta per tutte, che i campionati di Serie C si possono vincere non solo con le vecchie volpi. Ma anche con i giovani fatti in casa. Giovani come il Genio di Calisese. Genio di Calisese che - per chiarimenti citofonare allo stesso Tommaso Berti oppure al suo agente Angelo Rea - il Cesena in passato ha bistrattato più e più volte. Incredibilmente. Diciamo pure vergognosamente. E per fortuna che la Viola l’ha rispedito al mittente. Per fortuna. Passo e chiudo.
PS 1: Quelli che… domenica si asfalta anche il ‘povero’ Rimini
PS 2: Quelli che… domenica dal Manuzzi può uscire anche il segno 2
PS 3: Quelli che… riminese fai lo sborone, il tuo derby è col Riccione
PS 4: Quelli che… cesenate romagnolo fallito, mangi la piada alta un dito