Meglio nudi che con la maglia sporca di sangue
1. Abbiamo perso contro l’ultima in classifica ma non c’è da esserne troppo sorpresi. Abbiamo perso anche a Castel di Sangro nel 1997, per citare una prova disputata con la stessa personalità di oggi.
2. Questa sconfitta finirà a tarallucci e vino, leggeremo tante dichiarazioni rassicuranti e qualcuno continuerà a guardare il distacco dalla zona serie A. Del resto, a Cesena intesa come piazza, siamo questi.
3. Tutto sommato sulle sconfitte sul rettangolo verde ci si passa sopra, fa parte della natura stessa dello sport. Si perde, si resetta e si ricomincia. Ci sono però altri ambiti in cui la posta in gioco è molto più alta e non è ammessa sconfitta.
4. La prima è legata alla lotta alla ludopatia. In settimana il Cesena, come del resto quasi tutte le altre squadre di B, ha pubblicato sui propri social un’immagine della curva di casa per pubblicizzare un’agenzia di gioco d’azzardo.
5. Già di per sé sarebbe stato inelegante usare i tifosi bianconeri come sfondo ma ancor più grave è stata la giustificazione: si sarebbe trattato di una imposizione della Lega B.
6.Proviamo a soffermarci su questa affermazione: appena una settimana dopo la giornata contro la violenza sulle donne la Lega B impone a tutte le squadre di promuovere il gioco d’azzardo. E ovviamente le società, incluso il Cesena, eseguono. Questi i semplici e meri fatti ai quali dovrebbe seguire il giudizio morale di ognuno di noi.
7. Poi c’è la questione sponsor tecnico: in settimana è circolata l’indiscrezione relativa ad un accordo tra Erreà, cioè l’azienda che fornisce materiale tecnico tra gli altri anche al Cesena, e la nazionale di calcio israeliana.
8. Tale nazionale a fine anno sarà abbandonata da Puma, probabilmente anche a causa delle tante pressioni internazionali e alle minacce di boicottaggio. Sempre secondo le prime notizie Erreà verserà 60mila euro alla federcalcio israeliana a fronte di un contratto di 100mila euro attualmente in essere con la Puma.
9. Erreà per il momento non ha ancora confermato ufficialmente l’accordo con la nazionale di un paese accusato di numerosi crimini di guerra tanto da avere il proprio primo ministro e l’ex ministro della difesa ricercati dalla Corte Penale Internazionale.
10. Ora è opportuno che anche il Cesena, o almeno i suoi tifosi, mandino un messaggio chiaro ad Erreà: niente accordo o boicottaggio. A costo di non comprare, e non regalare a Natale ed in futuro, persino il materiale tecnico del Cesena.