Il Cesena, Mignani, Artico e Michelangelo

Il mister e il diesse del Cavalluccio visti (anche, ma non solo…) dalla prospettiva di un tifoso molto speciale…
28.04.2025 12:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Il Cesena, Mignani, Artico e Michelangelo

Stessa storia
Stesso posto
Stesso bar

Gino, storico proprietario del mio bar preferito nonché supertifoso del Cavalluccio, dice che Michele Mignani è un professionista esemplare. Un grande gentiluomo. Un grande conoscitore di calcio. Un allenatore che, con una rosa senza grandissimi fenomeni della pedata (rosa peraltro infarcita di giocatori da bollino rosso, leggasi giocatori da Serie C), è riuscito ugualmente a portarsi a casa una pesantissima salvezza. E a rimanere peraltro sino alla fine in corsa per un posto play-off. Play-off che – non dimentichiamoci mai di questa cosa – a quattro giornate dalla fine della stagione regolare, e nonostante i tanti (troppi) punti gettati alle ortiche da Shpendi e Soci negli ultimi 50 giorni, sono sempre (incredibilmente) lì. A portata di mano. Mica a distanza siderale.

Gino dice anche che Fabio Artico è un professionista esemplare. Un grande gentiluomo. Un grande conoscitore di calcio. Un direttore sportivo che, con un budget estivo non proprio da corazzata cadetta (e con un ‘taglio’ di fondi – vedi la cessione obbligata di Kargbo al Blackburn e il ‘riposizionamento’ di Curto alla Sampdoria – decretata improvvisamente dal Vertice giusto prima del mercato di riparazione), è riuscito ugualmente a mettersi in saccoccia una croccantissima salvezza. E a rimanere peraltro sino alla fine in corsa per un posto play-off. Play-off che – non scordiamoci mai di questa cosa – se fossero davvero arpionati in extremis (a questo punto contro ogni pronostico) da Klinsmann e soci, darebbero tutto un altro sapore a questa stagione bianconera. Tutto un altro colore.

Attenzione, però. Attenzione. Gino dice anche un’altra cosa. Una cosa importante. Gino infatti afferma che, senza nulla togliere a Michelangelo, Mignani e Artico in questi ultimi 9 mesi hanno fatto qualche cappella di troppo. Massì, qualche cappella di troppo. Mignani, dopo l’effimera partenza-lampo della sua truppa, non ha saputo ad esempio dare una precisa identità di gioco alla sua squadra. Non ha (quasi) mai indossato i panni da psicologo e/o da motivatore con i suoi ragazzi. Ha ‘snaturato’ Berti. Ha umiliato Pieraccini. E, troppe volte, si è accontentato di pareggini al gusto di sconfitta. Artico invece si è portato a casa giocatori troppo bolsi (e/o troppo cari) che non porteranno mai plusvalenze. Non ha mai preso un ‘cagnaccio’ in mezzo al campo. Ha dato l’ok ad (almeno) un paio di prolungamenti di contratto a dir poco assurdi. Ha ciccato in pieno l’affare Van Hooijdonk. E si è fidato troppo dei consigli di capitan Prestia. Troppo, eh.

La cosa buffa è che, le cose che pensa Gino, le pensano pure gli Americani.

Eppure, gli Americani, al Bar Cesena non ci hanno mai messo piede.

Mai.


PS MOLTO IMPORTANTE: ah, se volete conoscere qualche succosa indiscrezione sul Cesena che verrà, sul Cesena 2025-2026 che sta (già) nascendo sotto le ceneri di un’apparente tranquillità, il vulcanico Gino e la sua nuova super-maggiorata barista moldava (una commovente quinta di reggiseno naturale: non aggiungo altro…) vi aspettano al Bar Cesena tutti i giorni dalle cinque del mattino sino alle tette di sera. Pardon, sino alle SETTE di sera.