Le pagelle di Cesena-Ancona | Perfetto il debutto casalingo
Pisseri 6 Inoperoso dal primo minuto al novantaduesimo, si riprende totalmente dall’infortunio senza neanche sporcarsi i guantoni.
Ciofi 6,5 Qualche leggerezza iniziale sulle incursioni biancorosse, poi entra appieno nel match e spariscono le indecisioni. Annoiato in retroguardia, si rende pericoloso in avanti con qualche incursione dentro l’area.
Prestia 7 In due occasioni sfiora la rete su palla ferma, salvo poi lasciare la gioia del gol al compare Silvestri. Respinge puntualmente gli avviliti marchigiani.
Silvestri 7,5 Un iniziale stato di affanno, poi sale in cattedra e a suon di interventi a puntino neutralizza gli anconetani, che commettono il sacrilegio di lasciarlo liberissimo nella propria area. Lui segna senza pietà, aprendo la goleada bianconera.
Adamo 7 Partenza horror la sua, con una palla persa e un conseguente giallo per stop al contropiede avversario. Il classe ’98 mette subito la testa a posto e colleziona non uno ma ben due assist, prima su corner per Silvestri poi imbeccando al bacio bomber Corazza. Ti vogliamo così. (Dal 59' Pierozzi 6 La volontà c’è, la concretezza un po’ meno.)
De Rose 6,5 La legna da tagliare è meno del solito a centrocampo, così si mette in disparte e lascia giustamente ai compagni l’impostazione e la via per il gol. Sempre guardingo, interviene al momento del bisogno in contrasto.
Varone 6,5 Un primo tempo a tratti rivedibile quello dell’ex Novara, che però nella ripresa si fa sentire di fisico senza se e senza ma in mezzo al campo. Dentro il passaggio per Corazza che varrà il penalty bianconero: sufficienza piena SENZA dubbio alcuno. (Dal 59' Francesconi 6 Si muove bene tra le linee, continuando a macinare importanti minuti tra i professionisti.)
Donnarumma 7 Dribbling, cross e intensità sulla fascia, sia con la palla che in fase di non possesso. L’assist per Shpendi chiude la sua prestazione con il fiocco.
Saber 6 Esaurisce l’arbitro, gli avversari, i compagni, e tutti noi spettatori con delle continue ed esasperanti proteste oggettivamente FUORI LUOGO. L’italo-tunisino comunque non si muove male, ma l’ammonizione rimediata convince Toscano a non farlo tornare in campo dopo l’intervallo. (Dal 46' Berti 6,5 Un ottimo approccio, condito da cambi gioco e servizi in avanti per palati sopraffini. In (s)fiducia.)
Ogunseye 6,5 Neanche a dirlo, il lavoro per la squadra è come sempre superbo. Questa volta però in area è in un’occasione sorprendentemente troppo egoista, cercando la prodezza personale in doppio sombrero, con l’imprecante Corazza liberissimo a due passi. Cade a terra e chiama subito il cambio: in serio dubbio a Fermo. (Dal 42' Kargbo 6,5 Le sue giocate valgono il prezzo del biglietto e alzano notevolmente il tasso tecnico della squadra. Tanto fumo e un po’ meno arrosto: lui comunque taglia difesa e area avversaria come vuole.)
Corazza 8 Deciso a non ripetere la (non) prova di Pontedera, sfodera tutto il suo repertorio ai danni dei poveri biancorossi. Prima si guadagna il rigore, che mette a segno come suo solito, poi prende palla da Adamo e agguanta senza remore la doppietta personale. Cane sciolto. (Dal 70' Shpendi 7 Con l’infortunio di Ogunseye sa che è questo il perfetto palcoscenico per prendersi la titolarità di sabato. Così, quasi in uno stato di trance, riceve palla e dopo una finta sopraffine insacca nell’angolino. Altri venti minuti di pressing asfiassiante e Fermo è inquadrata.)
mister Toscano 7,5 L’approccio è azzeccato, con l’undici titolare che, al netto di qualche iniziale leggeressa difensiva di troppo, conferisce le giuste risposte al cospetto di un Ancona sottotono. Spinto anche dal magazziniere, rileva appena in tempo un Saber per l’ennesima volta con i nervi a fior di pelle, giocandosi però tutti i cambi prima del previsto e rischiando di giocare il finale con l’uomo in meno dopo la caduta di Kargbo. Cantiere comunque sempre aperto in vista di Fermo.
Cesena FC 8 Qualche incursione iniziale, poi l’Ancona è puntualmente annullato prima della trequarti dalla retroguardia bianconera che finalmente chiude la gara senza reti al passivo. Le fasce fanno il loro compito, il centrocampo acquisisce fiducia, l’attacco, titolare e non, punge senza indugio. Con fluidità di gioco prosegue il tour de force.