Il Puma Varone: “Kargbo ha coronato un sogno. A Reggio non eravamo partiti per vincere”
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A Reggio Emilia e Cesena è legato in modo indissolubile, le due promozioni in B conquistate resteranno tra i momenti più belli della sua carriera. Reggiana-Cesena per Ivan Varone non è una partita qualunque. Avviciniamoci al derby con i suoi ricordi e le sue emozioni.
Reggio e Cesena, due piazze in cui ha vinto e a cui ha legato la propria carriera. Che cosa ricorda di quei successi?
“Del successo con la Reggiana ho il rammarico di averlo conquistato in uno stadio vuoto per via del covid (finale play-off 2020 vinta contro il Bari con rete di Kargbo, ndr). Poi sì, c’era tanta gente in piazza a festeggiare ma non ce lo siamo goduto al 100%. Con il Cesena, beh, è stata una cavalcata straordinaria ed emozionante. Entrambe sono state vittorie meritatissime”.
In cosa si somigliano le due vittorie?
“A Reggio non eravamo partiti per vincere, eravamo secondi al momento dell’interruzione per il covid e siamo andati ai play-off. Peccato perché mancavano dieci partite da giocare ed eravamo a pochi punti dal Vicenza, ma alla fine siamo riusciti a vincere lo stesso. A Cesena eravamo favoriti e nonostante l’inizio con una sconfitta sapevamo tutti qual fosse l’obiettivo e cosa fare per prenderlo. In comune le due vittorie hanno la forza del gruppo”.
Ha segnato solo un gol con la maglia del Cesena, al Rimini. In maglia granata invece ben undici: qual è quello che ricorda con maggiore affetto?
“Voglio sottolineare che con il Cesena giocavo a due e non ho espresso le mie qualità offensive. A questo aggiungiamoci che ho preso anche due-tre pali, ma alla fine, dai, i miei gol non servivano (ride, ndr). Con la Reggiana ricordo il mio primo gol contro la Feralpisalò, una punizione da trentacinque metri. Ci metto anche il primo gol con loro in B a Chiavari con l’Entella, venivo da due mesi di infortunio al ginocchio ed è stato significativo”.
Entrambe le squadre arrivano al derby con una pesante sconfitta sul groppone. Quanto può condizionare l’andamento della gara?
“Credo che sarà una partita aperta a qualsiasi risultato come già avvenuto all’andata. Ci sono giocatori che fanno la differenza da entrambe le parti e sono convinto che sarà una partita con diversi gol”.
Il Cesena denota un passo decisamente lento in trasferta. Domenica quanto può contare il fattore campo?
“Al Manuzzi c’è una magia diversa, ma sono convinto che sugli spalti sarà uno spettacolo, ci saranno tanti cesenati. Non credo che il fattore campo potrà influire”.
La sua avventura a Reggio si è conclusa con un’amara retrocessione, nonostante un buon avvio. Qual è, per una neo-promossa, l’errore da non commettere per evitare brutte sorprese?
“A Reggio siamo stati sfortunati. Abbiamo avuto tanti infortuni e non siamo stati ripescati per un solo punto. Poi, va detto che ci è mancato il cinismo in tante gare che potevamo chiudere e in B questo non è concesso. Il Cesena è una squadra compatta, c’è stato un periodo di scarsi risultati, ma sono convinto che farà molti punti perché ha giocatori forti, in casa può battere chiunque e fuori casa può migliorare”.
Varone ha avuto modo di conoscere e lavorare agli ordini di mister Mignani nel ritiro estivo. Si aspettava che potesse andare incontro a così tante difficoltà?
“Va detto che il mister non ha stravolto il lavoro dello scorso anno, tra i titolari ci sono sette-otto undicesimi di quel Cesena. A questo ha aggiunto le sue idee e così sono riusciti a partire bene. Poi, ripeto, il periodo difficile capita a tutti, ma la classifica per ora sorride e va bene così”.
Un giocatore con cui ha condiviso lo spogliatoio sia a Reggio che a Cesena è Augustus Kargbo. Cosa ne pensa di questa sua scelta di tentare l’avventura oltremanica?
“Per me lui è più di un amico, è un ragazzo splendido. Sin primo giorno si è messo a disposizione con voglia e determinazione e io l’ho aiutato molto. Vi svelo una cosa, lui aveva il sogno di giocare in Inghilterra. Me l’ha raccontato tante volte e sapevo che un giorno sarebbe successo, me l’aspettavo. A Cesena stava benissimo, ma partendo ha avuto l’opportunità di realizzare un suo desiderio”.
Sente ancora i suoi ex compagni rimasti in bianconero?
“Sì, certo! Parlo con Manolo Adamo con il quale ho condiviso tanti momenti lo scorso anno, ma anche con Prestia, Ciofi e i ragazzi Berti e Shpendi. Il rapporto è ottimo con tutti, quando si vive un gruppo vincente i legami restano nel tempo”.
Reggiana-Cesena, come finisce?
“Azzardo un 2-2, magari poi finisce 0-0 eh (ride, ndr) ma io credo che ci saranno molti gol”.