Le pagelle di Catanzaro-Cesena | “Up where we belong”

Bianconeri surclassati in tutto e per tutto. Una prestazione di quelle a cui la squadra di Mignani ha purtroppo abituato il suo pubblico…
01.02.2025 17:05 di  Giacomo Giunchi   vedi letture
Le pagelle di Catanzaro-Cesena | “Up where we belong”

Klinsmann 6,5 Quattro gol sul groppone ma zero colpe per lui, anzi, è proprio il classe ’97 che evita lo svantaggio dopo un minuto e trenta (spoiler, arriverà comunque appena trenta secondi dopo) con una paratona su Iemmello. Prosegue rispondendo a dovere alle altre conclusioni giallorosse.

Pieraccini 5 Per anticipare La Mantia la mette dentro di testa nella sua porta, poi però agisce bene su Iemmello a botta sicura. Oggi è anche lui è inevitabilmente bocciato, ma certo è che non è semplice scendere in campo alla seconda in B da titolare dopo appena una manciata di minuti giocati negli ultimi due mesi… La gestione che ha fatto Mignani di questo giocatore è a dir poco pessima, da prendere come esempio da non seguire su coltivare la crescita di un giovane (Dal 55' Francesconi 5,5 Parte subito con tanta personalità in fase di intervento, ma quando ha il pallone tra i piedi la storia è sempre la stessa…)

Prestia 5 Mostra, in buonissima compagnia, equilibrio pari a zero in retroguardia, sfigurando spesso e volentieri in fase di disordinata marcatura. Disastroso su Iemmello in occasione del momentaneo 3-1. Ritrova in parte di mestiere la trebisonda alla ripresa, quando però le reti siglate dai giallorossi sono già tre.

Mangraviti 4 Un completo macello per quello che ad oggi continua ad essere l’interprete difensivo che offre meno certezze al reparto. Prima si perde di testa Bonini in apertura di marcature, poi lascia tirare Pagano, infine perde palla sulla pressione di Coulibaly che serve Quagliata a segno con l’assist del momentaneo 4-1. Fortuna sua che con Mignani ha il posto assicurato, ma è da un pezzo che meriterebbe di accomodarsi in panchina…

Ciofi 5,5 In palla con il resto della squadra nella prima frazione, ha il merito di non mollare in un match nel quale comunque non brilla quasi mai.
Berti 6 Dopo due partite con zero minuti sulle spalle, torna titolare, pur sempre sacrificato a centrocampo, e lascia il segno, con diverse idee valide per i compagni in avanti, una delle quali vale l’assist per la rete di Antonucci. Giornata dura anche per lui oggi, ma la sufficienza c’è tutta.

Berti 6 Dopo due partite con zero minuti sulle spalle, torna titolare, pur sempre sacrificato a centrocampo, e lascia il segno, con diverse idee valide per i compagni in avanti, una delle quali vale l’assist per la rete di Antonucci. Giornata dura anche per lui oggi, ma la sufficienza c’è tutta.

Mendicino 5 Tanta, tantissima difficoltà sin dai primissimi minuti per il giovane centrocampista, chiamato forse a svolgere un compito più grande di lui. Pochissima presenza e troppa permanenza in campo. (Dal 77' Saric S.V. Primi minuti di gioco per il neo-arrivato, che già dalla prossima reclamerà (con ragione, vista l’offerta) la maglia da titolare. Dalla sua prospettiva ha di che essere felice: se Bastoni è questo lui giocherà tanto.)

Bastoni 4 Tragico, disastroso, inaccettabile (non solo) quando da un metro dalla porta avversaria sguarnita spedisce altissimo dopo essersi divorato la rete in altre due occasioni nella stessa azione. Prosegue mesto e con pochissima presenza a centrocampo; almeno trova l’‘assist’ per l’autogol di Scognamillo. Questa squadra ha bisogno di personalità in mezzo al campo e la figura preposta a trasmetterla dovrebbe essere lui. In tal senso il suo apporto è nullo da inizio stagione. Il Cesena ha puntato sul cavallo sbagliato? (Dal 70' Tavsan 5,5 Un numero per entrare in area e poco altro per l’olandese, che continua a faticare molto a partita in corso e non.)

Donnarumma 5 Passivo sul crossatore Cassandro nell’azione del 2-0 avversario, pecca ancora una volta proprio sul classe 2000 a segno col quarto gol giallorosso. A poco serve qualche timido cross e tentativo sulla fascia. (Dal 70' Celia 5,5 Pochissima voce in capitolo in poco più di venti minuti di gioco, ma come poteva essere altrimenti?)

La Gumina 5,5 Buona proposizione in fase offensiva, quando gli arriva il pallone passa bene ai compagni e soprattutto, con la sua pressione su Scognamillo, favorisce l’autogol calabrese. In calo nella ripresa, fa quello che può per farsi vedere ed arrivare sul pallone.

Shpendi 5,5 Ingabbiato e con zero palloni giunti dalle sue parti, prima prova il tiro dalla lunga distanza, poi si sposta sulla fascia, dove mette in mezzo il pallone che Bastoni clamorosamente non trasforma in gol. Oggi male in fase di passaggio ed intesa col compagno La Gumina. (Dal 70' Antonucci 6,5 Tantissima verve e personalità, dà una scossa alla partita con una rete dopo appena un minuto dall’ingresso in campo. Prova a guidare i suoi e ci riprova dalla stessa zolla, ma questa volta il pallone sfila di poco a lato. Segnale importantissimo, ora più equilibrio, Mirkao.)

mister Mignani 5 L’approccio alla partita, con ben due col subiti in dieci minuti è da mani nei capelli, così come la gestione in marcatura della sua squadra in primis sulle palle alte. La risposta del Cavalluccio c’è, ma i suoi continuano a non reggere l’ottima pressione del Catanzaro e crollano puntualmente di fronte alle avanzate della squadra di Caserta. In emergenza di uomini, schiera un tandem a centrocampo totalmente bocciato formato da Mendicino e Bastoni senza rischiare Saric, che a Reggio Emilia dovrà necessariamente scendere in campo dal primo minuto. Ancora tanti problemi di gestione in ogni reparto per i suoi. Di una cosa gli va dato atto: se dopo Carrara è ancora l’allenatore del Cesena non può essere colpa sua ma di tutto l’apparato che sta a monte. Quindi avanti con lui, tendosi pregi (pochi) e difetti (da dove si vuole cominciare? prego, venghino signori che c’è posto). Persona squisita, di un’eleganza unica nei modi e soprattutto nell’incassare i perfidi colpi che gli vengono inferti. Ma essere un (ufficiale) gentiluomo non basterà a salvare questa squadra.

Cesena FC 4,5 Avvio indegno da parte dei bianconeri a cui fa seguito una prestazione tra molti più bassi che alti, con il Catanzaro che sa come imporsi e lo fa senza troppi problemi, vista la fragilità  messa in mostra oggi dalla difesa ospite. Imperdonabile la gestione delle palle alte e la pochezza messa in mostra ancora una volta a centrocampo; si salvano solo gli squilli di Berti ed Antonucci e pochissimo altro. Un ritorno del mal di trasferta che preoccupa anche e soprattutto in vista del match del Mapei.