Ligi: “Cesena è una piazza che merita molto di più. Cittadella? 1X…”

L’ex difensore centrale bianconero snocciola qualche analogia tra la stagione che ha vissuto in riva al Savio otto anni fa e i tempi recenti.
11.01.2025 06:00 di  Adriano Antonucci   vedi letture
Ligi: “Cesena è una piazza che merita molto di più. Cittadella? 1X…”
© foto di LaPresse

Lui una sfida con il Cittadella l’ha decisa e la sua rete fu anche fondamentale per la salvezza in serie B 2016-2017. Di mestiere non fa il goleador ma il difensore, oggi indossa la maglia dell’Audace Cerignola e risponde al nome di Alessandro Ligi. Alla vigilia della delicatissima sfida del Manuzzi contro i veneti, la parola all’ex centrale bianconero.

Ligi, bentrovato. Si torna in campo dopo la sosta e il girone di andata ci ha consegnato la fotografia di un Cesena ottimo in casa e deficitario in trasferta. Che idea si è fatto?
“Non è facile dare una spiegazione, è una situazione che ho affrontato più volte in carriera, anche recentemente a Cerignola. Può certamente dipendere dal modo di giocare che in casa può essere più spavaldo e fuori casa meno. Poi c’è il fattore ambientale che a Cesena, con quel tifo, diventa molto importante. Il Manuzzi è uno stadio bellissimo e ti dà sempre qualcosa in più”.

Anche a suo tempo, con l’arrivo di Camplone, nel primo periodo arrivarono solo vittorie tra le mura amiche e altrettanti stop fuori. Perché a suo avviso si vengono a creare queste dinamiche?
“Beh possono esserci diverse spiegazioni. Ad esempio, noi, in quella stagione avevamo il terreno in erba sintetica e questo poteva certamente influire sugli avversari. Sono dettagli che magari passano inosservati agli occhi dei più, ma possono fare la differenza”.

Nonostante lo scetticismo, nel girone di ritorno il suo Cesena riuscì a trovare continuità e a centrare la salvezza. Pensa che il Cesena di oggi possa fare altrettanto?
“Secondo me sì, la squadra ha le armi per raggiungere la salvezza e anche qualcosa in più. Magari le difficoltà di fine girone sono state solo passeggere e la sosta può aver fatto ricaricare le pile. Tra l’altro, il mercato è aperto e potrebbe esserci qualche innesto giusto. Cesena è una piazza che merita molto di più, può ambire a traguardi migliori della salvezza”.

Come mai è sempre così sottile la distanza che separa chi acciuffa l’ultimo posto per i play-off e chi invece va ai play-out?
“C’è grande equilibrio, con i play-off più ampi poi il range si accorcia. Io credo sia una cosa positiva, fino alla fine si è sempre in lotta. Ora per la promozione ci sono tre squadre in fuga, le altre sono lì livellate e bisogna stare attenti a ogni gara. Si tratta di un campionato dove non ci si può distrarre”.

La salvezza ‘virtuale’ nel 2016-2017 arrivò proprio con la vittoria a Cittadella, in una gara nella quale lei andò a segno. Che ricordo ha?
“Ricordo il gol su una palla inattiva calciata da Ciano, andai a saltare sopra il difensore trovando la rete. Si tratta di un bel ricordo in un’annata non positivissima. Potevamo fare molto di più, ma la stagione è stata storta e ci siamo dovuti accontentare della salvezza, seppur raggiunta in anticipo”.

Esatto, alla fine poi si chiuse mancando di un soffio i play-off. Rimane il rammarico?
“Certo, perché era una squadra costruita per fare qualcosa di più. Poi ci fu un esonero e questo avviene quando le cose non vanno bene. Sulla carta valevamo molto di più della salvezza, ma non sempre i pronostici vengono rispettati ed evidentemente ci mancava qualcosa”.

Alle fine che ricordo ha di Cesena?
“Molto positivo. Lì in zona ho fatto settore giovanile (a San Marino, ndr) e ho giocato in B a Cesena dopo vari prestiti, non posso che avere un bel ricordo. Parliamo di una città dove si vive benissimo, c’è uno stadio bellissimo e gente rispettosa della tua sfera privata. Ci sarei voluto rimanere per anni perché parliamo di uno dei posti migliori dove poter giocare a calcio. Purtroppo non è andata così, ma il ricordo resta positivo”.

A Cerignola con lei c’è un altro ex, Gonnelli: parlate ogni tanto del Cesena?
“Sì, certo! come no?! Lui è arrivato a Cerignola dopo di me e mi ha chiamato per chiedere informazioni. Ci troviamo benissimo in un ambiente molto positivo e accogliente. Anche lui la pensa come me su Cesena e credo che qualsiasi giocatore possa condividere questo giudizio. Parliamo di una piazza che per organizzazione e strutture merita molto di più”.

Cesena-Cittadella come finisce?
“Io dico “X” anche perché lì a Cittadella ho un amico (ride, ndr). Vabbè dai, facciamo 1X. Tornando seri, spero che la sosta abbia fatto sì che il Cesena ricaricasse le batterie magari recuperando chi non stava bene per ricominciare a macinare punti”.