Sabato ricorda il passato e incorona il presente: “Prestia ci ha salvato da solo”

Doppio ex della sfida che si disputerà nel prossimo turno al Ceravolo, l’ex difensore bianconero celebra la retroguardia del Cavalluccio.
31.01.2025 07:00 di  Adriano Antonucci   vedi letture
Sabato ricorda il passato e incorona il presente: “Prestia ci ha salvato da solo”

Catanzaro e Cesena, due tappe importanti della sua carriera che si incrociano per una sfida non banale. Roberto Sabato oggi gioca a San Marino, ma in passato ha vestito maglie prestigiose lottando sui campi di serie C e serie D. Con i suoi ricordi ci avviciniamo alla prossima sfida.

Catanzaro e Cesena sono le due maglie più importanti che ha indossato in carriera: che ricordo ha delle due piazze?
“Insieme all’Alessandria sì, sono state le due piazze più importanti. In entrambe le situazioni mi sono ritrovato a fare i conti con cambi societari ed interrogativi. A Catanzaro ci siamo salvati ai play-out, a Cesena è stato un anno particolare nel quale ho subito due o tre infortuni. Poi è anche arrivato il covid Di Cesena in particolare ricordo l’entusiasmo, c’erano tantissimi abbonati e giocare davanti ad oltre diecimila persone è tanta roba”.

Cosa accomuna Cesena e Catanzaro?
“In comune hanno la passione, la tanta gente che va allo stadio. Sono due piazze che ti fanno sentire il calore. Posso dire però che a Cesena si vive il calcio con più tranquillità rispetto a Catanzaro dove c’è tantissima pressione”.

Al suo primo anno con la maglia giallorossa la squadra si è salvata ai play-out di serie C con la Vibonese. Di lì in avanti il club calabrese ha cominciato la propria crescita esponenziale. Quanto è grande il peso di quella salvezza?
“Secondo me è stata fondamentale. Stava per arrivare la nuova società (era il campionato 2016-2017, ndr) e quella salvezza ha cambiato davvero tutto. Abbiamo messo le basi per la crescita e già dall’anno successivo si cominciava a intravedere qualcosa di ciò che il Catanzaro sarebbe diventato. Ho un po’ di rammarico per non aver vissuto la risalita, ma sono contento di aver dato il mio contributo.

A Catanzaro e a Cesena ha giocato assieme a Manuel Sarao, un attaccante che in Romagna ha avuto poca fortuna alla stregua di Van Hooijdonk: spesso a Cesena chi arriva con la nomea di goleador finisce sempre per fallire. Che ne pensa?
“Per far bene servono diversi elementi. Ad esempio, credo che Manuel fosse più adatto al 3-5-2 che al 3-4-3 di Modesto. Noi quell’anno avevamo una squadra giovane ma forte, basti pensare che c’erano calciatori come Zerbin, Valeri o Butic. Quella squadra poteva sbocciare, a Cesena c’è qualcosa di magico per i giovani”.

In giallorosso aveva come compagno di squadra Prestia: si aspettava che potesse riprendersi la serie B?
“Peppe ha delle qualità fuori dal normale, due infortuni gravi hanno rallentato la sua carriera altrimenti credo che avrebbe fatto solo tanta serie B. A Catanzaro veniva da un crociato rotto, poi ci ha praticamente salvati da solo. In C è un difensore top, ha fisico e personalità, lo avete visto lo scorso anno anche voi”.

Prestia è l’uomo giusto per guidare questo Cesena, magari anche in situazioni difficili o sfide delicate?
“Sì, il suo modo di essere lo rende leader anche in situazioni difficili. A Catanzaro abbiamo fatto i play-out e lui è stato un punto di riferimento”.

A Cesena invece lei si contendeva il posto con Ciofi: è stupito dalla crescita di questo ragazzo?
“No, non mi ha stupito. Andrea mi ha sempre impressionato positivamente, non molla mai. Ha delle qualità mentali ed una applicazione fuori dal comune, non mi sorprende che stia facendo bene anche in serie B”.

La sua avventura a Cesena si è chiusa in malo modo: prima ai margini e poi fuori rosa. Una situazione che si sta ripetendo ora con Chiarello e che in estate hanno vissuto altri bianconeri. Qual è il consiglio che si sente di dare a chi si trova ad attraversare una situazione del genere?
“Io questa situazione l’ho vissuta sia Catanzaro, dove poi ho avuto la mia rivincita con il reintegro, che a Cesena. Mi spiace che in bianconero non sia andata benissimo, mi sono sempre comportato da professionista senza mai sbagliare un comportamento. Il primo anno ho dovuto fare i conti con gli infortuni e ho fatto il massimo, poi con Viali sono andato subito fuori rosa e non c’è stato modo di recuperare. Non voglio però cercare alibi, nel calcio sono cose che succedono, Cesena è stata una bella esperienza tant’è che ora ci vivo. L’unico consiglio che mi sento di dare a chi si trova in questa situazione è quello di non mollare e continuare a comportarsi da professionista”.

Catanzaro-Cesena, come finisce?
“Non lo so (ride, ndr). Ho visto il Cesena a Marassi contro la Samp e mi è piaciuto molto come spirito ed atteggiamento. Anche il Catanzaro è ripartito alla grande dopo un inizio difficile ed ora è in zona play-off. Sarà una bella partita combattuta”.