Un anno e mezzo dopo, Nardi: “Ricordo il boato dei tifosi della Reggiana e il silenzio intorno”

Cesena e Reggiana sabato si ritroveranno dopo una stagione in cui il derby non si è disputato, vista la promozione ottenuta dai granata proprio ai danni dei bianconeri.
22.11.2024 06:00 di  Adriano Antonucci   vedi letture
Un anno e mezzo dopo, Nardi: “Ricordo il boato dei tifosi della Reggiana e il silenzio intorno”
© foto di AC Reggiana 1919

Lui Cesena-Reggiana l’ha decisa quando valeva il vertice del campionato di serie C. Oggi quel vertice se lo gioca con la maglia del Benevento, seppur abbia subito un grave infortunio, ma la Regia resta uno dei capitoli più importanti della sua carriera. Filippo Nardi segnò al Manuzzi la rete che aprì le marcature nell’1-2 del 20 febbraio 2023 per gli emiliani, per il Cavalluccio fu una sconfitta decisiva nell’economia del campionato, poi infatti vinto dai granata. In vista del nuovo incrocio in riva al Savio in programma sabato pomeriggio andiamo a scoprire i ricordi di chi si è reso protagonista assoluto l’ultima volta.

Nardi, l’ultima volta tra Cesena e Reggiana c’era in palio il primo posto in campionato. I giorni prima di quell’appuntamento sembravano non passare mai…
“A me l’attesa di una bella partita, di un match importante, regala sensazioni positive. Vivo benissimo l’adrenalina e sono certo che in quell’occasione sia stato lo stesso anche per i miei compagni. In città si respirava grande aspettativa, i tifosi ci hanno trasmesso calore durante la settimana e negli allenamenti. L’attesa del derby si è sentita tutta”.

Al quarantesimo minuto, proprio lei sblocca il match inserendosi con un perfetto colpo di testa: che ricordi ha di quella rete sotto la Curva Mare?
“Bellissimo. Sono quelle azioni che fai inconsapevolmente, da mezzala sinistra ho fatto un movimento diverso buttandomi sul primo palo e così mi sono trovato al posto giusto nel momento giusto. Non era facile ma è stato istinto. Ricordo il boato dei tifosi della Reggiana e il silenzio intorno, anche se in genere la concentrazione mi porta ad isolarmi e a non sentire troppo lo stadio”.

Dopo quella gara, entrambe le squadre ebbero un contraccolpo psicologico, raccogliendo pochi punti nelle successive partite…
“Sì, è vero. Abbiamo avuto un momento di flessione e probabilmente può esser stato per le energie spese in un match così importante come anche per qualche episodio negativo. Va detto però che siamo stati bravi, io stesso in quel periodo ho commesso degli errori, ma poi ci siamo rialzati tenendo duro anche quando l’Entella ci ha battuto. Vi dico però che una partita al vertice vinta come quella di Cesena in genere ti dà maggiore energie ed entusiasmo”.

Alla lunga il Cesena pagò l’assenza di una figura di riferimento importante a capo dell’area tecnica, l’allenatore e la squadra si trovarono abbandonati a loro stessi. Quanto è stato importante a Reggio avere invece un ds di grande caratura qual è Goretti?
“Il direttore aveva messo su un’ottima squadra, oggi gli elementi di quella rosa sono in B o a giocarsi la C al vertice. Stiamo parlando di un uomo di calcio, una persona buona e sincera che merita il meglio. Merita il percorso che sta facendo, gli auguro il massimo possibile”

Nella stagione successiva, cambiando solamente pochi effettivi in rosa, il Cesena si è riscattato alla grande vincendo il campionato a suon di record sbriciolati. Se l’aspettava?
“Sì, me l’aspettavo. Giocandoci contro si percepiva di avere davanti una squadra una spanna superiore alle altre della C e quindi era prevedibile l’esito dell’anno successivo. Magari non con il record di punti, ma le qualità erano chiare. A loro vanno fatti i complimenti perché non è mai facile vincere e ripetersi dopo un anno comunque ad alto livello come era stato quello precedente”.

Cesena-Reggiana oggigiorno non si gioca per il vertice ma sarà comunque un match importante. Che partita si aspetta?
“Una battaglia, una sfida bellissima giocata in un grande ambiente. Io a Cesena ho esordito in B con la maglia del Novara e ricordo il calore di un pubblico straordinario così come quello della Reggiana. Sarà un grande spettacolo”.