Mignani perfezionista: “Mi chiedo se magari sopravvaluto la mia squadra”

Il tecnico del Cesena non è entusiasta del punto raccolto al Rigamonti, pur riconoscendone l’importanza: la continuità sta anche nel non perdere queste partite sotto tono.
09.03.2025 02:45 di  Redazione TUTTOCesena   vedi letture
Mignani perfezionista: “Mi chiedo se magari sopravvaluto la mia squadra”

Un pareggio fortunoso lascia l’amaro in bocca al Cesena, che non perde al Rigamonti solo grazie ad un goffo autogol del Brescia. Al termine della partita, l’allenatore Michele Mignani ha lasciato intravedere tracce di disappunto per la prestazione della squadra, pur mantenendo il suo sempre elegante tono calmo e posato davanti ai microfoni.

“Il Cesena nella prima frazione non mi è piaciuto. - parte con queste parole la sua analisi - Siamo stati a guardare il Brescia giocare e potevamo sicuramente fare meglio. Il risultato alla fine è giusto, abbiamo fatto un tempo per uno. Vero è che negli ultimi minuti abbiamo avuto occasioni importanti, ma nel complesso le due squadre si sono equivalse”.

Nonostante il pareggio, Mignani ha sottolineato che i punti in questa fase del campionato pesano molto, quindi non è il caso di avere particolari rimpianti. Le parole di Mignani lasciano intendere una certa insoddisfazione nei confronti dell’approccio avuto inizialmente, pur riconoscendo all’intero organico costante impegno e attenzione in settimana ai concetti che lo staff tecnico propone. Il rammarico ce l’hai quando ti metti nelle condizioni di averlo, quando fai qualcosa in più dell’avversario ma comunque non vinci. Il primo tempo è stato sottotono da parte nostra sotto tutti gli aspetti e a volte mi domando se magari sopravvaluto la mia squadra o sono io che chiedo qualcosa in più”.

Infine un’inevitabile chiosa sul clima spettrale che ha avvolto lo svolgimento del match, visto che lo stato era vuoto e silente. Sembrava di essere tornati ai tempi del covid - ha commentato Mignani - Il bello del calcio è vedere i tifosi, le bandiere e i cori. Oggi tutto ciò non c’è stato ed è apparso tutto un po’ surreale”.