Basta, è già stecchito!

La Serie B femminile non smette mai di stupire.
Ha dell’incredibile quanto successo in questa settimana nella cadetteria delle ragazze. Il Cavalluccio avrebbe dovuto viaggiare verso Avellino per affrontare la Vis Mediterranea nel 21esimo turno, ma la squadra campana mercoledì 5 marzo si è ufficiosamente ritirata dal campionato per condizioni economiche precarie, con anche le calciatrici in difficoltà. La comunicazione vera e propria alle altre società è arrivata soltanto nella data seguente, quella di giovedì.
Tutto finito, quindi? Ogni gara delle gialloblù verrà allora assegnata a tavolino?
Macché, già nella giornata di venerdì 7 l’intero scenario creatosi è stato ribaltato da cima a fondo, con la conferma del proseguimento del torneo per le avellinesi.
Un intervento dell’AIC tramite il fondo di solidarietà non è da escludere, quel che è certo è che le tesserate della formazione già condannata alla Serie C che potranno tornare a lavorare senza preoccupazioni ulteriori a quelle che fornisce il campo.
Tutto molto bello, tutto risolto, dunque.
Ecco, non esattamente. In primis, le atlete della società campana, convinte di essere ormai svincolate, stavano già prendendo accordi con altre compagini. Crapanzano, la capitana, era addirittura già sulla via per Sesto San Giovanni, il viaggio di ritorno immediato da Milano all’Irpinia non deve essere proprio leggero…
L’Associazione Italiana Calciatori (il fatto che il nome sia solo al maschile la dice lunga sullo stato del calcio italiano) avrebbe quindi preferito fare gli interessi di una squadra ormai fallita invece che tutelare le calciatrici solo per salvare la faccia della Lega da un nuovo, ma purtroppo abituale, ritiro di un team. Il Cesena si è pure dovuto affrettare a disdire tutte le prenotazioni effettuate sino a quel momento, dovendo annullare una trasferta con sole quarantotto ore di preavviso ora da recuperare ora con un turno infrasettimanale.
Per le bianconere si tratterebbe del secondo match esterno giocato in mezzo alla settimana, dopo i fatti noti di Bergamo.
Voci di corridoio parlano di un’inversione di campo per tenere a bada i giustissimi malumori, con la nazionale di Romagna che affronterebbe la Vis Mediterranea per due volte in casa, così da non costringere l’intero staff tecnico a dover usufruire di tre giorni di ferie per esentarsi dai propri impegni lavorativi singoli.
Tralasciando quanto sia ridicolo un provvedimento del genere, viene difficile pensare che una squadra così in difficoltà sia sotto il profilo del portafoglio che sportivo possa permettersi ancora un viaggio di tale lunghezza.
Cosa succederà di qui in avanti? Difficile, se non impossibile, prevederlo. Quel che è certo è che la FIGC sarà sicuramente pronta a sorprendere tutti con nuove e mirabolanti soluzioni per continuare a massacrare un calcio femminile già morto, barbaramente ucciso dalla stessa Federazione.