Il Brescia dopo un 5 a 3 sul groppone? Scognamiglio sa cosa fare: “È un bel ricordo al di là del gol…”

Dopo una pesante batosta subìta in quel di Empoli, sconfitta per 5 a 3, nel 2017 il Cesena di Castori riuscì a rialzarsi grazie ad una vittoria sul Brescia firmata Gennaro Scognamiglio.
24.10.2024 12:30 di  Adriano Antonucci   vedi letture
Il Brescia dopo un 5 a 3 sul groppone? Scognamiglio sa cosa fare: “È un bel ricordo al di là del gol…”

Il gol al Brescia è rimasto nel suo cuore così come tutti i momenti vissuti a Cesena, una città che lo ha conquistato al punto di immaginarla come meta finale della sua carriera. Il destino ha poi voluto altro per lui, ma quando parla della sua esperienza in bianconero nel 2017-2018 gli si illumina il viso. Gennaro Scognamiglio non ha dimenticato la vittoria sulle rondinelle che porta la sua firma e nonostante l’epilogo amaro parla di Cesena come una delle esperienze più belle della sua vita. Con le sue parole che spaziano tra passato e presente ci avviciniamo alla prossima sfida.

Sabato c’è Cesena-Brescia, se lo ricorda quello del 27 novembre 2017? Fu deciso da un certo Scognamiglio…
“E come faccio a dimenticare? È un bel ricordo al di là del gol e dell’episodio. Cesena è stata per me un’esperienza molto bella, la porto nel cuore. Il Manuzzi mi ha sempre affascinato anche da spettatore o avversario, quando poi sono arrivato lì ho capito cosa significa giocarci. Avevamo tredicimila spettatori, qualcosa di incredibile. Per me è stata anche un’esperienza di vita”.

Purtroppo quella vittoria fu inutile ai fini della classifica, così come tutte le altre: al termine della stagione 2017-2018 il Cesena fallì
“Quando parlo della mia carriera racconto sempre a tutti di quella stagione. Sul campo facemmo una rincorsa incredibile con mister Castori andando a raggiungere la salvezza con un grande finale di campionato. Avevo tre anni di contratto con il Cesena e mi avrebbe fatto piacere concluderli e, perché no?, continuare fino a fine carriera. C’era anche l’intenzione di rimanere a vivere a Cesena, ma le cose sono andate diversamente: è stato brutto, un vero peccato”.

La vittoria del suo Cesena sul Brescia arrivò dopo una sconfitta per 5-3 contro l’Empoli, lo stesso punteggio incassato dai bianconeri domenica contro la Samp. Come ci si rialza dopo un ko simile?
“Queste sconfitte ci possono stare nel percorso di una squadra in un campionato così difficile. Per me il Cesena è stato costruito bene e farà una buona stagione. Può capitare in alcune partite che ci possano essere dieci minuti di blackout e si perda. Domenica si giocava contro la Samp e non ci si può permettere nessun tipo di pausa. L’importante è ora non guardarsi indietro, bisogna ripartire e lanciare subito un segnale positivo”.

Questo Cesena subisce tanti gol. Anche il suo all’inizio di quella stagione ne prendeva tanti, poi Castori riuscì a trovare un buon equilibrio. Qual è la strada da seguire?
“Quell’anno partimmo con Camplone che era molto offensivo e subivamo tante ripartenze. Poi, con Castori abbiamo cambiato a livello tattico e i risultati sono arrivati. Il Cesena ha un allenatore importante ed uno staff che saprà dove intervenire per invertire la tendenza”.

Lei è sempre stato un difensore goleador: i calci piazzati sono la nota dolente di questo Cesena, cosa serve oltre ad una maggiore attenzione?
“I calci piazzati fanno vincere le partite bloccate. Devi essere bravo, cattivo e concentrato sia avanti che soprattutto quando difendi. Il Cesena deve aumentare l’attenzione e la cattiveria, devi sentire la puzza di bruciato pensando in maniera negativa che il gol possa arrivare da un momento all’altro e tu devi impedirlo. Serve attenzione al 200%”.

Complice anche la pesante squalifica ricevuta, al momento tra i più in difficoltà c’è Curto. Un difensore molto simile a lei…
“Curto è un buon giocatore, nelle difficoltà deve tirar fuori le sue qualità. Si riprenderà alla grande. L’ho visto giocare e mi piace, ha tutte le potenzialità per uscirne”.

Da esperto del campionato di B, lei crede che sia più fruttuoso un atteggiamento offensivo o uno più guardingo?
“Non c’è una logica ben precisa. Le idee fanno la differenza. La squadra deve fare ciò che l’allenatore chiede. Noi per esempio a Giugliano (Scognamiglio è oggi il direttore tecnico del club campano, ndr) abbiamo un 4-3-3, se la squadra lo applica nel modo migliore i risultati arrivano. Le idee di Mignani sono buone, la squadra deve entrare nell’ottica di metterle in pratica. Lo ripeto ancora, l’attenzione è ciò che fa la differenza. Bisogna essere concentrati per cento minuti”.

Che idea si è fatto di questo Cesena? Mignani ora ha i riflettori puntati addosso, da ds cosa serve in questo momento?
“Mister Mignani è forte e preparato per affrontare questa categoria. Ha fatto bene a Bari in una piazza difficilissima, con la sua esperienza e con l’aiuto di una squadra che, lo ripeto, per me è costruita bene, si possono fare buoni risultati. Ora si deve lavorare, pedalare e stare zitti. Così le soddisfazioni arriveranno sicuramente”.