I MATURANDI - Marco Paolini
Nome completo: Marco Paolini
Data di nascita: 20/04/95
Città: Cesena
Nazione: Italia
Altezza: 177 cm
Peso: 70 kg
Ruolo: difensore
Piede preferito: sinistro
Esordio in prima squadra: San Marino - Carrarese 0-5 (1 settembre 2013)
Carriera: a 6 anni inizia a giocare con la casacca del Rumagna, formazione del quatiere di Sant'Egidio a Cesena. Dopo 2 anni passa ai Pulcini del Cavalluccio e compie la scalata del Settore Giovanile fino ad arrivare alla Primavera nella stagione 2011/2012 raccogliendo 4 presenze agli ordini di Mister Giordani. Il Campionato 2012/2013, con De Argila in panchina, è quello della svolta: 25 presenze (compresa il turno a Palermo per accedere alle fasi finali) ed 1 rete. E' sceso in campo con la maglia dell'Under 18 (3 presenze) per un torneo in Russia, terminato al 5° posto finale. A luglio del 2013 viene ceduto in comproprietà al Parma, mentre ad agosto passa al San Marino in prestito, dove ha raccolto 3 presenze.
Che stagione lo attende: difensore centrale di belle speranze con senso tattico spiccato. E' stato un punto di forza nella Primavera del Cesena, tanto che Mister De Argila lo ha voluto con sè in estate. Al San Marino però, è stato sfortunato per via di un infortunio che, forse, gli costerà la seconda parte di stagione in cui dovrà stare a riposo. Per Paolini si profila dunque il rientro a maggio-giugno 2014.
Le dichiarazioni.
Come è stato il passaggio dalla Primavera ad un campionato professionistico come la C1?
"Non certo facile. Ad esempio l'intensità è diversa ed occorre imparare in fretta ciò che dicono i compagni più grandi, altrimenti si rischia di rimanere fuori. Prima si impara a conoscere la categoria e prima si hanno risultati, non è semplice".
Cosa credi non abbia funzionato con De Argila in panchina?
"Anche per il Mister era la prima avventura in Italia tra i professionisti. Come naturale che sia, qualche difficiltà l'abbiamo trovata tutti: i ragazzi giovani, i grandi ed il mister compreso. Dopo la brutta sconfitta rimediata all'esordio con la Carrarese, ci siamo rifatti con Como e Pavia. Sembrava che potessimo ambire ad un campionato prestigioso, ma per via di molti infortuni ed alcune cose storte, ci siamo demoralizzati e la situazione è precipitata prima di Natale. Sicuamente ha inciso l'inesperienza in questa categoria".
La partita più bella da ricordare?
"Come emozioni, certamente la sfida a Palermo per accedere alle finali del torneo Primavera. Davanti a noi c'erano 2000 persone che hanno infiammato l'ambiente. Rimane del rammarico per il risultato. Però ricordo anche il mio unico gol della stagione col Varese, all'ultima giornata. Proprio quella rete, arrivata nel giorno del mio compleanno, ci ha permesso di sfidare i rosanero".
L'avventura al San Marino è stata interrotta per un particolare infortunio.
"Si parla di una vecchia frattura allo scafoide del piede sinistro. L'osso ha calcificato in maniera errata, ma tutto lo scorso anno non ho avuto dolore e nemmeno avvisi preoccupanti, invece quest'anno già dalla prima partita ho avuto dei problemi alla caviglia sinistra. Si pensava inizialmente ad una infiammazione, poi con gli accertamenti de caso e visite mediche, è spuntata la frattura. Il Dottor Buda, specializzato in ortopedia, mi ha consigliato l'operazione per risolvere il problema. Entro fine gennaio sarò operato e proprio nei prossimi giorni mi verrà comunicato il giorno preciso dell'intervento".
Quanto ci vorrà per poterti rivedere in campo?
"I tempi di recupero saranno parecchio lunghi. Per tornare a svolgere una partita intera ci vogliono di norma 6 mesi, spero però di recuperare in tempi più brevi. Ora svolgo lavoro aerobico e di forza, ma dopo l'operazione avrò 3 settimane di assoluto riposo in quanto mi sarà messo il gesso, poi le 3 seguenti avrò un tutore e svolgerò la fisioterapia. Solo allora potrò tornare in campo, ma per correre in maniera leggera e riabituarmi al terreno da gioco".