L’anima della squadra. Senza di lui, il buio. Saric: “Inutile nascondersi, dobbiamo lottare”

Era da dicembre che il Cesena non chiudeva il primo tempo in vantaggio. Oggi ci è riuscito grazie al tap-in di Dario Saric, alla seconda rete stagionale dopo quella realizzata a Reggio Emilia, su assist di petto di Prestia. Ma la sua marcatura non è bastata a portare i tre punti in saccoccia. Questo il commento del nazionale bosniaco nel post partita: “Segnare al Manuzzi è stato bellissimo: volevo esultare sotto alla Curva Mare con tutto me stesso e mi sono fatto tutto il campo per arrivare là sotto perché ci tenevo a vedere tutti i tifosi festeggiare. Sono contento del gol ma non del risultato: nella ripresa volevamo provare a chiudere la partita o a quanto meno di difendere meglio, perché sapevamo che loro sarebbero ripartiti forte nel tentativo di recuperare. C’è l’amaro in bocca perché quando la sblocchi devi riuscire a tenere il risultato, però alla fine ci portiamo a casa un punto contro un avversario in grande forma”.
Sulla strada dei romagnoli incomberanno ben presto il Modena, in piena lotta con i romagnoli per un posto ai play-off, e lo schiacciasassi Sassuolo. Il Cesena dovrà dimostrare di avere carattere per uscire da queste gare con dei punti utili sia in chiave salvezza sia in ottica play-off. “Ci aspettano due partite molto difficili: a Modena sarà una battaglia, come in realtà lo è stata anche oggi. Come abbiamo sempre fatto dovremo prepararci a dovere, poi se i risultati vengono o no non dipende solo da quello. Non dobbiamo avere paura o timore di niente e di nessuno, perché abbiamo dimostrato di avere dei valori importanti e dobbiamo continuare a fare il nostro meglio.
Abbiamo una quantità di punti e una posizione in classifica tali per cui dobbiamo per forza provare ad entrare tra le prime otto. Non avrebbe senso, a questo punto della stagione, appoggiarsi e ritenersi salvi. È inutile nascondersi, poi alla fine faremo i conti”.