Dalla Ciociaria alla Romagna, Cocco: “Il Frosinone si è ripreso, il Cesena non può più sbagliare”

Il centravanti sardo ricorda il suo passaggio dalle fila gialloblù a quelle bianconere. “Ci fu una contestazione dei tifosi, eravamo terzultimi e le cose non andavano benissimo…”
10.04.2025 17:30 di  Adriano Antonucci   vedi letture
Dalla Ciociaria alla Romagna, Cocco: “Il Frosinone si è ripreso, il Cesena non può più sbagliare”
© foto di LaPresse

La sua esperienza con il Cavalluccio è stata breve, ma molto intensa. Arrivò nel gennaio del 2017 dal Frosinone, squadra allora lanciata verso la serie A e contro la quale mise a segno il più classico dei gol dell’ex. A fine stagione un infortunio lo mise fuori causa, ma il suo contributo fu importante per la permanenza in serie B. Oggi Andrea Cocco è tornato nella sua Sardegna, ma guarderà con attenzione alla sfida del Manuzzi tra Cesena e Frosinone, due tasselli della sua intensa carriera.

Cocco, al suo arrivo in Romagna ebbe subito un grande impatto sul rendimento della squadra…
“Arrivavo dal Frosinone che in quel momento guidava la classifica. Ricordo che il primo giorno ci fu una contestazione dei tifosi, eravamo terzultimi e le cose non andavano benissimo. Insieme a me arrivarono calciatori importanti come Crimi ed altri, pian piano risalimmo la classifica regalando anche bel gioco. Credo che se il campionato fosse durato qualche altra giornata avremmo anche centrato i play-off”.

Un impatto simile al suo in bianconero l’ha avuto, in questa stagione, La Gumina. Qual è il segreto per inserirsi subito al meglio?
“La Gumina è un grande calciatore di categoria. Ha avuto un bell’impatto ed ha segnato gol importanti per il Cesena che merita di giocarsi un posto nei play-off. Inserirsi subito non è mai facile. Io, ad esempio, ho sempre evitato di spostarmi a gennaio perché non è semplice cambiare ambiente in corsa. Serve arrivare in punta di piedi e farsi largo con la forza delle motivazioni. A Cesena questo mi è riuscito e lo stesso vale per La Gumina”.

Il suo Frosinone era fresco di retrocessione ma lottava per la promozione diretta. Quest’anno i ciociari hanno annaspato a lungo nei bassifondi della classifica…
“Hanno pagato la retrocessione bruciante dello scorso anno. Sono partiti male ma poi con l’arrivo di mister Bianco, che conosco per averci giocato a Cagliari, hanno ritrovato entusiasmo. Lo stadio è tornato a riempirsi e li spinge, sono convinto che ora siano più tranquilli e centreranno la salvezza”.

Contro il Frosinone la sua ultima rete per il Cesena, il più classico dei gol dell’ex.
“Fu una grande emozione. Giocavamo contro la prima in classifica, la squadra che avevo lasciato da poco. Ricordo che in settimana i miei compagni mi stuzzicavano e provocatoriamente mi sfidavano chiedendomi di dimostrargli cosa sapessi fare contro la mia ex squadra. Beh, mi hanno caricato. Sfoderai un’ottima prestazione con un gol fatto ed altri sbagliati. Peccato per quel pari subito nel finale, ma fu davvero una grande partita con una cornice incredibile. Ricordo una curva Mare fantastica, il Manuzzi regala sempre emozioni”.

Il suo Cesena era attardato in classifica perciò partì forte a gennaio, salvo poi incartarsi nel mese di marzo faticando a vincere. Sembra che oggi la storia si stia ripetendo…
“Se parti forte puoi certamente avere un calo fisiologico durante la stagione. Le neopromosse, ad esempio, partono con grande entusiasmo ma poi può capitare che i risultati vengano meno e si fa un po’ di fatica. Va detto che è normale, in un campionato così lungo, avere dei cali”.

Tornando ai suoi trascorsi, la sconfitta interna contro il Novara spense le speranze di raggiungere i play-off: crede invece che questo Cesena ce la possa fare?
“Secondo me sì. È in una posizione al limite, molto dipenderà anche dal calendario. Le partite contro le squadre che devono salvarsi sono gli scogli più duri, oltre agli scontri diretti. Io credo che il Cesena abbia le carte in regola per arrivare ai play-off e dire la sua”.

Quella partita con il Novara fu nefasta per lei. Quanto ha inciso quell’infortunio sulla sua mancata permanenza in bianconero?
“Fu determinante. Avevo fatto bene e si parlava di permanenza con il direttore Foschi, credo non ci sarebbero stati problemi. Poi arrivò quell’infortunio e fu un grande peccato. Mi sarebbe piaciuto continuare a vivere l’atmosfera del Manuzzi, uno stadio bellissimo che ti spinge e ti carica di responsabilità”.

Cesena-Frosinone oggi: che partita si aspetta?
“Una sfida ricca di gol tra due squadre che giocano bene. Il Frosinone si è ripreso, il Cesena non può più sbagliare. Credo che ci si potrà divertire”.