Il tifoso non merita rispetto? Lettera aperta al Centro Coordinamento
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"Il tifoso non merita rispetto?": questo il titolo di un comunicato a firma Centro Coordinamento Clubs Cesena che abbiamo pubblicato integramente sul nostro canale Telegram (link qui). Si tratta di una protesta per l'assurda e repressiva decisione di vietare la trasferta dei residenti della provincia di Forlì Cesena allo Zini di Cremona per sabato prossimo, ovvero tra due giorni. Poche ore prima una (apparentemente) analoga presa di posizione era arrivata da parte dei gruppi della Curva Mare (ancora una volta qui il link su Telegram).
Numerosi passaggi, presi individualmente, sono ineccepibili: "Ancora una volta, ci troviamo di fronte a una decisione improvvisa e senza alcun senso logico: a meno di 48 ore dalla partita [...]". Esattamente: senza alcun senso logico. Eppure qualcuno questa decisione l'ha presa.
"Non si tratta solo di un disservizio, ma di una mancanza di rispetto nei confronti di chi ogni settimana dedica tempo, soldi e passione per sostenere la propria squadra". Perfetto, sublime. Grandissima mancanza di rispetto. Potremmo quasi dire anche che si tratta di un abuso, ma per il momento fermiamoci alla mancanza di rispetto.
"Il calcio senza tifosi non ha senso". Verissimo, vero anche in Italia dove le percentuali di riempimento degli stadi sono risibili.
"Invitiamo tutti gli appassionati di calcio, indipendentemente dal colore della propria squadra, a riflettere su quanto accaduto". Ma bene, anzi benissimo, riflettiamo su questa porcata. E su chi l'ha fatta.
Poi il gran finale: "Noi non accettiamo di essere trattati in questo modo e con questi metodi. Il calcio è della gente, e continueremo a lottare affinché chi governa il nostro sport impari finalmente a rispettarlo". Beh, 92 minuti di applausi, anche considerando che queste parole provengono da una organizzazione come il Coordinamento.
Tutto apparentemente perfetto. Però c'è qualcosa che non torna. Il 27 dicembre 2024 era successa la stessa cosa: trasferta vietata a Carrara a due giorni dalla partita. Solo che la limitazione non era per i soli residenti della provincia FC bensì per tutti i non tesserati. E infatti la Curva Mare, oggi come allora, aveva espresso la propria contrarietà con un chiaro comunicato (qui il link su Telegram). E il Coordinamento? Beh, quel divieto non li riguardava visto che i club sono notoriamente tesserati, quindi non risultano comunicati. Anzi, sia i gruppi del Coordinamento che quelli di Insieme per il Cesena presero parte alla trasferta e furono fotografati sugli spalti dello stadio toscano.
Oggi quindi si invitano tutti gli appassionati di calcio a riflettere, ma qual è il vero motivo del contendere: il fatto che la decisione sia arrivata in sé, che sia giunta a soli due giorni dalla partita oppure che riguardi tutti e non solo quei cattivoni dei non tesserati?
Per carità, ben venga il fronte comune e si proceda pure con iniziative di tutela legale contro chi ha messo in piedi questa assurda repressione. Però è dura anche dimenticare il recente passato e, probabilmente, anche il prossimo futuro. Quando una nuova trasferta verrà vietata ai soli non tesserati, seguirà un altrettanto duro comunicato?
Tra dicembre e oggi è cambiato il vertice del Coordinamento e quindi la speranza è che ci sia un cambio di rotta netto e ci si muova verso un vero fronte comune con i gruppi della Mare, lasciando fuori quelli che prediligono farsi fotografare nelle trasferte vietate ai non tesserati e gestire il business delle maglie lanciate a fine gara.