Cesena, UK e lumbàrd: il G-Day
Una rimonta disperata, oltre ogni scadenza, oltre ogni logica e apparentemente oltre ogni possibilità: è ciò che sta tentando in questi ultimi giorni il presidente dell’AC Cesena Giorgio Lugaresi, spostando il termine da domani al fine settimana rivelandolo a CesenaToday.
Calcio e cassoeûla Dallo scorso fine settimana – periodo in cui si è trattenuto a Cesena il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport della Lega Giorgetti, in visita non ufficiale – è spuntata una cordata di imprenditori del nord Italia che metterebbe 6,2 mln di euro di firme a garanzia per chiudere l’accordo con l’Agenzia delle Entrate e ottenere il famoso SÌ che possa mandare avanti la procedura ex Art. 182 bis-ter della legge fallimentare.
Giorgetti e imprenditori lombardi potrebbero non essere del tutto estranei: non a caso il PD ha chiesto al Sottosegretario di riferire in Parlamento il prima possibile. In questa partita non entrerebbe il fondo inglese di cui si è parlato nei giorni scorsi. Questo gruppo di imprenditori – cui sembrerebbe essere vicino Marino Vernocchi, presidente dei sogni di tanti tifosi – vorrebbe poi rilevare tutte le quote di AC Cesena spa, ma solo non appena si sarà fermata la tempesta giudiziaria tra tribunali sportivi e civili che ha investito corso Sozzi: un gioco da 12-13 mln di euro.
Io no spik inglish Il fondo inglese inietterebbe invece direttamente 5 mln di euro nelle casse bianconere per le spese correnti e lavorare sulla preparazione della prossima stagione. Anche il fondo inglese potrebbe essere interessato a sostenere una scalata al Cesena, ma ancora si tace su questo aspetto, nonostante anche i più vicini alla Società parlino di tramonto della stella Lugaresi come presidente della Società.
Ma ancora mancano le firme.
Che dovrebbero arrivare domani.
Uno dei tanti azzardi di queste ultime tre stagioni, che però segnerebbe se concretizzato un punto decisivo nella lotta contro il karma a favore della Società bianconera: i 6,2 mln lombardi sembra infatti bastino all’Agenzia delle Entrate per chiudere l’accordo positivamente, almeno stando ai contatti diretti di ieri pomeriggio.
L’oste In questo piano – che sulla carta potrebbe funzionare, stante diverse incognite – il Cesena però non ha fatto i conti con l’oste, ovvero con il primo cittadino Paolo Lucchi. Il sindaco, forte anche dell’appoggio della totalità dei gruppi del tifo organizzato della Curva e di una vicinanza del Centro Coordinamento – la cui posizione si è fatta sempre più scomoda mano a mano che è ritornata forte la posizione di Lugaresi tutelata dalle pseudo-sterline –, sembra intenzionato a mantenere una linea intransigente con i ‘vecchi’ vertici di Corso Sozzi, impegnati in questi giorni in un tumultuoso susseguirsi di Cda (sia della controllante Cesena&Co. che dell’AC Cesena). In particolare il Comune di Cesena riterrebbe imprescindibile, per il proseguo dell’attività professionistica dell'attuale società, il saldo delle vecchie rate del mutuo presso il Credito Sportivo per i lavori allo stadio, il rinnovo dell'assicurazione sempre per l’Orogel Stadium Dino Manuzzi e il pagamento dei lavori di rifacimento del manto erboso dell’impianto cittadino.
Tuttavia giovedì il fronte emergente della politica – Movimento 5 Stelle in testa, con il sostegno delle opposizioni consiliari e non – darà battaglia in Consiglio Comunale puntando sul presunto conflitto di interesse dell’Assessore allo Sport Christian Castorri, ex dirigente del Romagna Centro e sulle prese di posizione personalistiche di Lucchi: il Sindaco tuttavia ha dalla sua le carte federali della Figc in materia di fallimenti societari.
Quota cinque. In tutto il Cesena, almeno secondo quanto fatto trapelare da Palazzo Albornoz in termini di intenzioni, dovrebbe entro questa settimana trovare 5 mln per coprire queste spese – fronte inglese –, oltre alle firme dll’Agenzia delle Entrate – fronte lombardo – e probabilmente ad altrettanti per proseguire il progetto sportivo: e qui ritornerebbe in gioco Luca Mancini assieme ai due-tre soci attuali ancora in grado di mettere in gioco capitali.
Ma sarà veramente Lucchi a complicare la vita in B del Cesena in caso di parere positivo dell’Agenzia?
E, soprattutto, la Procura di Forlì difficilmente starà a guardare. Sicuramente non lo farà quella sportiva.