A TE DEG ME: Tre spunti, non dieci. Ma tant'è
Riceviamo e pubblichiamo a firma Marco Battistini.
1. Uniti risorgeremo. Lo si diceva da queste parti in punto di morte (sportiva) dell'Associazione Calcio Cesena, lo si è ripetuto - per motivi decisamente più seri - dopo il devastante alluvione dello scorso maggio. Perché, sebbene ci faccia inumidire gli occhi, il calcio rimane la cosa più importante ma delle cose meno importanti.
2. Uniti risorgeremo. Il pallone è una religione profana: preghiamo perché quella palla oltrepassi l'altrui linea di porta, bestemmiamo quando a riuscirci è l'undici avversario. Si sognava ieri pomeriggio un gol sotto la Curva Mare, magari all'ultimo respiro. Bè, c'è da dire che in tanti verso al 70' quel sogno l'abbiamo un po' maledetto.
3. Uniti risorgeremo. O più semplicemente, ci siamo presi una pausa lunga sei anni. Lontano da casa, dalla nostra dimensione storica, media matematica tra un pubblico da Serie A e dirigenze con aspirazioni da terza serie.
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