Panico pronto a ripetere lo scherzetto del 1º aprile… “A Cesena avrei potuto fare di più ma i ricordi belli restano sempre”
Al Cesena ha già fatto male lo scorso anno con la Lucchese in una di quelle partite che, a conti fatti, sono costate la vittoria del campionato. Giuseppe Panico ora veste la maglia dalla Carrarese ed è pronto a tornare nuovamente al Manuzzi, uno stadio che ha vissuto in bianconero tra il 2016 e il 2018 in serie B. Il Panico di allora era un giovane di belle speranze, quello di oggi un giocatore che va verso la maturità e che in serie C può fare la differenza. Con lui ci avviciniamo al match di lunedì contro i toscani.
Dopo nemmeno un anno, rieccola a Cesena da avversario. Il suo gol al Manuzzi con la maglia della Lucchese a conti fatti è costato alla squadra di Toscano il campionato, non è che si è messo in testa di ripeterci quel brutto scherzetto…
“Io penso alla mia squadra e se devo far gol ovviamente lo faccio. Sicuramente Cesena è una parte della mia carriera ed è stata la mia prima esperienza tra i pro, il calcio però è così. Ovunque tu vada devi fare il massimo per la maglia che indossi”.
Che sensazioni le suscita tornare in uno stadio nel quale qualche anno fa coltivava le sue speranze?
“Stiamo parlando di uno stadio di serie A nel quale non manca mai il calore e l’entusiasmo. Si gioca davanti a un pubblico di altissimo livello al di là di quella che può essere la categoria. A Cesena ho mosso i miei primi passi, certo avrei potuto fare di più ma i ricordi belli restano sempre”.
A proposito di ricordi, ci viene in mente l’esperienza in Coppa Italia del 2016-2017 terminata con l’impresa sfiorata all’Olimpico contro la Roma.
“Una cavalcata bellissima condita dalla mia emozione più grande, il gol ad Empoli, il mio primo tra i professionisti. Arrivammo fino ai quarti di finale vincendo anche contro il Sassuolo poi uscimmo all’Olimpico dove ci piegò solo un rigore di Totti nel finale. Fu davvero una grande esperienza”.
Venendo all’attualità, il Cesena è reduce da due pareggi consecutivi e dalla gara non disputata con l’Entella, mentre voi state vivendo una fase altalenante: che partita si aspetta?
“Noi siamo arrabbiati, il pari con il Pineto è di quelli difficili da digerire perché è arrivato nel finale con una partita che meritavamo di vincere. Lunedì verremo al “Manuzzi” per fare la nostra partita, rispettiamo il Cesena ma sono certo che ce la giocheremo”.
Lontano dalla Toscana il vostro ruolino è deludente. Avete raccolto solo 4 dei 17 punti totali, può essere quella del Manuzzi la gara della svolta?
“Sì, può essere una svolta. Lo stadio è stimolante e può dare carica ed emozioni giuste per far bene. L’adrenalina può aiutarci, fuori casa non stiamo andando bene ma quelle contro le big come il Cesena ma anche la Spal, il Perugia o il Pescara sono partite che ti danno qualcosa in più”.
In un girone pieno di big, sta spiccando la sorpresa Torres, se l’aspettava?
“Non me l’aspettavo, stanno facendo un grande campionato. Sono ragazzi che in ogni partita danno il massimo e giocano bene dimostrando di essere una squadra “fastidiosa”. Anche a Pescara hanno meritato di portare a casa il risultato, il calcio sa regalare queste sorprese”.
Molti indicano il Cesena come la vera favorita per la vittoria finale, è d’accordo con questo pronostico?
“Il Cesena ha una grande squadra, ha il blocco dello scorso anno e calciatori come Shpendi o Kargbo che conosco ed è molto forte. Ha delle possibilità per provare a vincere ma per adesso in testa c’è la Torres e da questo campionato ci si può davvero aspettare di tutto”.