Cesena eroico: Bologna piegato nonostante l’inferiorità numerica

Giovannini si fa parare il rigore ma è freddo nell’insaccare la ribattuta. Tanti dubbi in occasione dell’episodio sul quale è stato espulso Castorri.
18.04.2025 20:10 di  Simone Donati   vedi letture
Cesena eroico: Bologna piegato nonostante l’inferiorità numerica
© foto di Ceccaroli (@shootstarkid)

È un Cesena mai domo quello che si aggiudica il derby del Manuzzi ai danni del Bologna. I bianconeri hanno la meglio dei rossoblù nonostante una direzione di gara che ha lasciato a dir poco perplessi. Malgrado sia stato un derby giocato correttamente da ambo le parti, il signor Ciro Aldi di Lanciano effettua un arbitraggio a senso unico con ben quattro gialli ed un rosso sventolati in faccia ai padroni di casa, a cui fa da contraltare la totale assenza di sanzioni ai danni dei felsinei. Il merito dei ragazzi di Campedelli è quello di non perdersi d’animo e avere la pazienza di colpire non appena si presenta l’occasione.
I primi quarantacinque minuti terminano con un pareggio a reti bianche nonostante ci siano state delle ghiotte occasioni da entrambe le sponde. Al quarto minuto Pitti regala il pallone a Tonin in contropiede che guadagna un corner, sugli sviluppi del quale il difensore montenegrino Tomasevic colpisce di testa senza però centrare la porta. Al nono rispondono i padroni di casa: Perini riceve palla in area di rigore e lo scarica per Giovannini, che colpisce male la sfera e la retroguardia rossoblù spazza. Un minuto dopo Castorri arriva sul pallone crossato dalla destra da Manetti sul secondo palo e Pessina ci deve mettere i guanti per deviare il pallone in calcio d’angolo. Al ventiquattresimo si rivedono in avanti gli emiliani con Ravaglioli, che prima salta con troppa facilità Arpino e poi, a tu per tu con Montalti, non centra lo specchio e si divora la più grande occasione del primo tempo. A due minuti di distanza si accende per la prima volta Giovannini, che pennella un cross per Perini: il suo colpo di testa non gonfia la rete solamente grazie ad una respinta con il pugno destro di Pessina. Dieci minuti più tardi il Bologna approfitta di una mischia nell’area di rigore avversaria e il direttore di gara lascia proseguire il gioco nonostante Gallea fosse a terra al livello del dischetto. Il pallone arriva nella disponibilità di Byar e Montalti deve effettuare una grande parata per evitare lo svantaggio. Trascorrono sessanta secondi d’orologio e Pessina sbaglia la misura di un passaggio corto, Campedelli arriva prima di tutti sulla sfera ma la sua conclusione sfiora il palo alla sinistra del portiere rossoblù. L’ultima occasione è di marca bianconera, con uno schema da calcio piazzato: Castorri serve Perini, che si è defilato dalla propria marcatura, tuttavia mastica il pallone e si divora il gol del vantaggio.
Nella seconda frazione è il Cavalluccio a partire più arrembante e dopo quattro minuti si costruisce un’occasione colossale: Arpino imbuca per Campedelli in area di rigore, il quale a sua volta serve Coveri che tira addosso a Pessina, non trovando la rete. Il primo vero evento che cambia inevitabilmente l’inerzia del match arriva al quarto d’ora, quando il direttore di gara Aldi prende la decisione alquanto dubbia di espellere Castorri a seguito di un intervento ai danni di Byar (il centrocampista bianconero non colpisce minimamente l’avversario). I rossoblù però non approfittano della superiorità numerica: la prima occasione degli emiliani arriva al ventiseiesimo, quando il terzino sinistro Papazov trova in area di rigore il centrocampista svedese Nordvall, il quale però non approfitta dell’indecisione nell’uscita dai pali di Montalti, spedendo il pallone sopra la traversa. A dieci minuti dalla fine Pitti effettua una sgaloppata sulla fascia sinistra e, facendo carambolare la sfera sul braccio di un avversario, guadagna un calcio di rigore. Sul dischetto va Giovannini: il suo tiro dagli undici metri è tutt’altro che perfetto e Pessina para, ma il pallone finisce di nuovo sui piedi del numero 30 che questa volta non sbaglia e gonfia la rete. Il Bologna poi cerca il gol del pareggio nei sei minuti di recupero assegnati da Aldi di Lanciano: prima Puukko tira di prima intenzione con il mancino e Montalti accompagna la sfera con lo sguardo, poi negli ultimi secondi Ivanisevic colpisce di testa a botta sicura e a pochi passi dalla porta, ma Montalti effettua l’ennesima parata prodigiosa della gara e regala di fatto la vittoria al Cavalluccio.
Il Cesena si aggiudica quindi il secondo derby su due in stagione: la gara d’andata era infatti coincisa con la prima vittoria stagionale per i romagnoli alla quarta giornata. Ora, a quattro turni  dal termine, è uno solo il punto che separa Valentini e compagni dall’aritmetica permanenza in categoria in virtù degli scontri diretti mentre il Bologna, al momento in posizione play-out, viene agganciato dall’Empoli che nel pomeriggio ha avuto la meglio sul Milan.


Cesena 1
Bologna 0

CESENA (4-3-1-2): Montalti; Manetti (18' st Abbondanza), Valentini, Gallea, Pitti; Campedelli, Castorri, Arpino; Coveri (28' st Tosku); Giovannini (44' st Domeniconi), Perini (18' st Ghinelli). A disp.: Fontana, Tampieri, Ronchetti, T. Zamagni , D. Zamagni, Dolce, Wade. All.: Campedelli

BOLOGNA (4-3-3): Pessina; Puukko, Ivanisevic, Tomasevic, Papazov; Byar, Nordvall (38' st Toroc), Jaku; Tonin (22' st Addessi), Castaldo (38' st Alvarez), Ravaglioli (8' st Ndiaye). A disp.: Happonen, De Luca, Amey, Menegazzo, Di Costanzo, Nesi, Barbaro. All.: Colucci

ARBITRO: Ciro Aldi di Lanciano. Assistenti: Francesco Tagliaferri di Faenza e Davide Rignanese di Rimini. 

RETI: 37' st Giovannini (C)

NOTE: Espulso Castorri (C). Ammoniti Manetti (C), Gallea (C), Giovannini (C), Arpino (C)