Un Angelo Bianconero entrato nel mito
Cifra tonda. Oggi compie 70 anni un mito bianconero. Anzi, un Angelo Bianconero. Uno di quelli che, per il Cesena, ha fatto tanto. Tantissimo. Tra la fine degli settanta e gli inizi dei mitici anni ottanta.
Angelo Recchi ha difeso i pali del Cavalluccio dal 1979 fino al 1983 mettendosi in saccoccia, solo in campionato, 131 gettoni di presenza – badate bene – consecutivi. Al suo attivo, in bianconero, ha anche una stupenda promozione in serie A ‘griffata’ Bagnoli (1980-81) e un’indimenticabile salvezza arpionata nel ‘calcio che conta’ (1981-82). Sono in molti ad affermare che, la sua migliore partita in carriera, Recchi l’abbia giocata proprio tra le fila romagnole, all’Olimpico. In quel Roma-Cesena 0-1 passato alla storia non solo per quel mitico gol di Genzano.
Angelo Recchi non deve essere ricordato per quei maledetti carciofi (di Cerda) rimediati dopo quel 6-1 beccato con la Juventus. Ma per essere stato (anche) il portiere di Cesena ed Inter. Per essere stato un professionista a 360 gradi. Per essere il papà di un altro (vulcanico) ‘vecchio’ mito bianconero. Quell’Antonio Recchi che, nell’estate del 2009, con quel mercato sontuoso (vi siete per caso dimenticati di un ‘certo’ Do Prado?), diede il la alla grande cavalcata del Cavalluccio verso la serie A. Che poi il mitico Recchi Junior – che ogni tanto lo rivediamo in tv a TifoCesena! – meriterebbe di tornare un giorno a lavorare in riva al Savio. Ma questa è tutta un’altra storia…