Gigli: “Rispetto all’andata è tutta un’altra musica. Serve indossare l’elmetto e prendere la spada”
È uno dei pilastri sui quali il Rimini di Troise ha costruito una solidità a tratti sorprendente. Ha indossato la fascia di capitano e anche quando questo non accade la sua leadership si vede e si sente. Nicolò Gigli è uno degli uomini più rappresentativi dei biancorossi pronti a sfidare il Cesena in quella che a Rimini è la gara più attesa della stagione.
Gigli, partiamo da una statistica: il suo Rimini ha subito un solo gol nelle ultime tre gare confermando una solidità difensiva che è il vero marchio distintivo della squadra dall’arrivo di mister Troise. Cosa c’è dietro questo dato?
“Sicuramente c’è la consapevolezza di dover cambiare marcia dovuta ai primi risultati che non erano stati positivi. Con il cambio di allenatore c’è stato un lavoro che ha portato alla compattezza del gruppo e della squadra. Siamo partiti dall’idea di pensare come prima cosa a non subire gol per poi arrivare a farlo. L’impronta di mister Troise c’è tutta e parte dalla fase di non possesso che è fondamentale per essere solidi”.
Nelle ultime quattro gare siete imbattuti. Dopo tre ko consecutivi tra fine 2023 e inizio 2024 vi siete rialzati a partire dalla bella vittoria contro la Torres. Cosa vi era accaduto e cosa è cambiato da quella partita?
“Va detto che prima di quelle tre sconfitte venivamo da dodici risultati utili tra campionato e coppa. Tutte le squadre hanno degli alti e bassi durante la stagione, l’importante è affrontare i momenti difficili lavorando con la consapevolezza di ciò che si è. Le tre sconfitte, poi, sono state molto diverse l’una dall’altra: Gubbio ed Entella sono due ottime squadre, con l’Arezzo abbiamo perso per un episodio giocando una bella partita ed infatti nella gara successiva contro la Torres è tornato il Rimini dei dodici risultati utili consecutivi”.
Con quel successo avete dato una bella spinta al Cesena, facendo magari ‘arrabbiare’ i vostri tifosi. Ora siete chiamati a ripetervi…
“Affrontiamo le partite pensando a noi e a ciò che accade in casa nostra. Per raggiungere il nostro obiettivo ci servono punti e poi va detto che fino ad ora con le grandi abbiamo sempre fatto bene. Chissà (sorride, ndr) forse la Torres deve prepararsi a vedersi restituito il favore che abbiamo fatto al Cesena nella partita contro di loro…”
Il Cesena ha il miglior attacco del campionato, da difensore cosa teme di più dei bianconeri?
“Hanno una fase offensiva davvero di qualità, per noi è uno stimolo in più a far bene. In queste circostanze ti prepari con la consapevolezza di dover incontrare una squadra forte ed è davvero stimolante. Serve indossare l’elmetto, prendere la spada e andare in battaglia”.
Con il Cesena avete già giocato due volte in questa stagione, entrambe al Manuzzi. Sono arrivate una sconfitta in campionato e una vittoria in coppa dalla quale immaginiamo vorrete ripartire per la gara di venerdì.
“Il 5-2 in campionato è arrivato con un’altra gestione, eravamo un cantiere aperto. Quando abbiamo vinto in coppa c’era già mister Troise e ripartiamo da lì proprio per questo motivo. Rispetto alla partita di Cesena in campionato oggi è tutta un’altra musica e vogliamo dimostrarlo”.
A proposto di Coppa Italia, è un obiettivo che può distrarvi dal campionato?
“No, perché abbiamo una rosa ampia e il mister fa giocare tutti. Non c’è davvero nessuna distrazione perché lavoriamo giorno per giorno pensando di partita in partita: finché paga va benissimo così”.
Da leader della squadra percepisce come questa gara, nella città di Rimini, sia probabilmente più sentita e partecipata delle altre?
“Sì. Quando vai a fare la spesa o fai una passeggiata per strada le persone ti guardano e ti parlano dell’importanza di questo appuntamento. Non è una partita come le altre, qui è molto sentita anche perché in campionato il Rimini non vince sul Cesena da tanti anni. Per me è una bella pressione, da affrontare in maniera positiva”.