Le pagelle di Cittadella-Cesena | Bastoni cala l’asso, il Cavalluccio lo segue
Klinsmann 6,5 Sul perché stia giocando titolare in pianta stabile ci sarebbe da scrivere un libro. Che poi sarebbe il secondo capitolo di un’appassionante saga che intreccia le parentele degli estremi difensori che dispongono di passaporto americano con chi prende le decisioni nella stanza dei bottoni. Ma finché continua a non prendere gol ha ragione lui (e chi lo mette in campo). Anzi, meno male che mette una pezza sul liscio di Prestia…
Ciofi 6,5 Sulla sua testa pende un giallo sacrosanto che tuttavia si è visto costretto a spendere nel primo tempo. Ciò non gli impedisce di disputare una ripresa disinvolta, con molteplici sortite offensive. (Dal 69' Pieraccini 6,5 Meno apporto in fase di spinta rispetto al collega a cui è subentrato. Saggia decisione per congelare un risultato già ben indirizzato.)
Prestia 6 Il leader dello spogliatoio, l’anima di questa squadra, può perdere qualche duello se l’avversario di turno è più forte. La disattenzione con cui spalanca la porta al Cittadella invece non è accettabile da chi ha l’onere e l’onore di dettare la linea. Gli va bene che davanti abbia il peggior attacco del torneo e tutto si concluda con un nulla di fatto. Domani ce ne saremo già dimenticati.
Mangraviti 6,5 Ruvido ma sempre sul pezzo. Quello che si chiede a un difensore ‘da Cesena’.
Adamo 7 Non appena ha qualche metro libero diventa devastante, dal suo lato i veneti vengono continuamente perforati. Più in ombra invece sino a quando la partita rimane bloccata, serve uno step in più in termini di personalità. (Dall’80' Ceesay S.V.)
Berti 6,5 Nel nuovo ruolo di mezzala le sue qualità sono più sacrificate. Resta il fatto che nel lato A della gara è il centrocampista più attivo e volenteroso. Nella ripresa poteva (e doveva!) infilare la rete del tre a zero. (Dall’86' Francesconi S.V.)
Calò 7 ‘Costringe’ Ciofi a prendersi il giallo, partecipa anche lui alla sagra delle amnesie nei primi quarantacinque minuti. Si riscatta con una ripresa da padrone assoluto del centrocampo.
Bastoni 7,5 Una partita ‘accettabile’ sino al quindicesimo della ripresa, che va bene se sei un giovane in rampa di lancio schiacciato nella morsa di vecchi marpioni esperti. Dal giocatore più carismatico in rosa e dal curriculum così prestigioso ci si aspetta di più. Infatti trova il jolly per superare l’ottimo Kastrati e far prendere alla gara tutt’un’altra piega. Non fosse stato per lui, probabilmente saremmo qui a commentare un risultato di gran lunga differente. Al netto del fatto che continui ad avere al massimo un’ora di fiato di autonomia… (Dall’80' Saber S.V.)
Donnarumma 6 Torna nel suo vecchio stadio e sfodera una prestazione piuttosto anonima. La sua verve emerge solo a vantaggio acquisito.
Antonucci 7 Quando si accende si ha l’impressione che il Cesena possa segnare ogni benedetta volta. Il rammarico è che sin qui si è acceso troppo di rado e il primo tempo ne è riprova. Cambia la musica nella ripresa, si conquista un rigore sacrosanto e permette ai bianconeri di sigillare l’incontro.
Shpendi 7,5 Gara da cinque in pagella per settanta minuti o giù di lì, l’errore a tu per tu con Kastrati in cui non inquadra nemmeno la porta sembrerebbe pesare. Poi però dal dischetto è di una glacialità disarmante per qualsiasi portiere, solo pochi centimetri di fuorigioco gli negano la gioia di una doppietta meravigliosa ma nulla può impedirgli di issarsi sempre più a capocannoniere solitario del torneo. (Dall’86' Tavsan S.V. Una manciata di minuti per imbastire una ripartenza da manuale e far sì che i granata rimangano in dieci: in questo momento è giusto che parta davanti a Kargbo nelle gerarchie.)
mister Mignani 6,5 La squadra scesa in campo nel primo tempo sembra quasi ricalcare la prestazione offerta al Picco di La Spezia: tante occasioni create e non finalizzate a dovere, leggerezze sulle ripartenze avversarie. Paradossalmente la sua fortuna è che, contrariamente a quanto accaduto in Liguria, il suo undici non riesce a togliere il tappo nel primo tempo così ha a disposizione un intervallo intero per mettere ordine e far giocare ai suoi una ripresa con tutt’altro piglio.
Cesena FC 7 Bisogna fare la tara all’avversario: il Cittadella mette a segno a malapena un gol ogni due partite ed uscire dal Tombolato senza tre punti sarebbe stato delittuoso. Va dato merito a Bastoni di aver calato la carta giusta facendo sì che anche i compagni giocassero in scioltezza. Ora una bella sosta per ricaricare le pile e cercare di mettere in saccoccia il prima possibile quei trenta punti che mancano alla salvezza.