Le risposte di Mignani, i gol di Shpendi e le uscite di Pisseri

Il trainer bianconero, con i 7 punti raccolti nelle ultime 3 gare, ha scacciato via (quasi) tutti i gufi. Rilanciandosi pesantemente in classifica. Però sul fronte portiere…
04.11.2024 12:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Le risposte di Mignani, i gol di Shpendi e le uscite di Pisseri

Sette punti. Sette croccanti (anzi, croccantissimi) punti raccolti nelle ultime tre gare. Sette punti che, con un po’ di turn-over in meno (a Salerno), probabilmente sarebbero potuti essere anche nove. Sette punti che fanno morale. E classifica. Soprattutto classifica.

A chi lo voleva pacchianamente cacciare via dopo il doppio capitombolo maturato con Pisa e Sampdoria, in otto giorni mister Mignani ha risposto con i fatti. Coi risultati. Sul campo. In maniera decisa. Perentoria. Autoritaria. Meno qualità. Meno giocate sopraffine. Più concretezza. Più cazzimma. E il solito Shpendi. Eccola, la ‘nuova’ versione del Cesena. Un Cesena più provinciale. Un Cesena più furbo. Un Cesena che, se da un lato non riesce più ad incantare le platee bianconere come succedeva in avvio di stagione, dall’altro lato però nelle ultime tre partite – contro Brescia, Salernitana e Südtirol – è riuscito sempre a muovere la sua graduatoria. Una graduatoria cadetta che, dopo dodici giornate, vede Berti & Friends a quota diciotto punti. Al quarto posto. In piena zona play-off. Con ben cinque lunghezze di vantaggio sulla zona rossa. Tanta, tantissima roba. Soprattutto se si ripensa a tutte le brutture che sono state vomitate addosso alla squadra bianconera all’indomani del ko interno con la Samp.

Fronte Klinsmann Junior. Perché tanto lo so bene che due paroline su Klinsmann Junior ve le aspettate (anche) dal sottoscritto. Sarò breve. Se da un lato prettamente tecnico la scelta di Mignani di dare spazio al portiere tedesco-americano può essere anche comprensibile (Pisseri tra i pali ci sa fare, ma sulle uscite è ‘semplicemente’ un mezzo disastro), dal lato ‘umano’ tale avvicendamento in porta lascia per lo meno qualche dubbio inquietante. Perché chi ha vissuto almeno una volta nella sua esistenza la vita da spogliatoio – in Serie A così come in Terza Categoria, nel calcio così come nella pallamano – sa bene che questi personaggi sponsorizzati dall’Alto (non scordiamoci mai che il padre di Jonathan,  l’ex interista Jürgen, è un personaggio molto influente nella stanza dei bottoni bianconeri) e magari pure caldeggiati da un paio di senatori ‘vicini’ al Vertice, possono portare in seno alla squadra delle gelosie fatali. Degli attriti al gusto di bomba ad orologeria. Per chiarimenti citofonare (anche) Minelli e Toscano.


PS 1: Quelli che… quando Mignani dichiara che ‘…anche in porta per me non esistono titolari’ dice cosa buona e giusta. Anzi, giustissima. Perché la concorrenza è il sale della vita. E dello sport

PS 2: Quelli che… quando Mignani dichiara che ‘…pure il ruolo del portiere deve andare nella direzione di una concorrenza sana durante la settimana’ dice una boiata pazzesca. Perché quello del portiere è un ruolo diverso da tutti gli altri