Mignani (forse) non è Drago. Toscano è nei guai. Intanto Giampaolo…
Quarto da solo. Subito dopo la triade (già?) al gusto di Serie A formata da Pisa, Sassuolo, Spezia. O meglio, primo dei ‘terrestri’. Sta facendo faville, il Cesena. Alla faccia di chi – soltanto tre settimane fa, mica una vita fa – sosteneva a gran voce che Michele Mignani non fosse il condottiero giusto per questa squadra. Alla faccia di chi, subito dopo il ko interno con la Sampdoria, voleva cacciare via Mignani con il Cavalluccio ancora fuori dalla zona rossa. Ecco, la zona rossa. Quella stessa zona rossa che, dopo questo ultimo poker di impegni (Brescia, Salernitana, Südtirol e Cittadella) che ha portato in dote alla Romagna che parla bianco e nero ben dieci croccantissimi mattoncini, dista otto punti. Otto punti. Cazzo, otto. Tanta, tantissima roba. Anche alla luce del fatto che il Cesena resta pur sempre una ‘semplice’ matricola con qualche palese lacuna strutturale dalla cintola in giù.
Quasi un rullo compressore in casa, quasi disastroso in trasferta: stava assomigliando sempre più alla squadra di Massimo Drago che nell’anno del Signore duemilasedici si fece cacciare fuori ai play-off dallo Spezia, questo Cesena ‘targato’ Mignani. Ora però, la speranza del popolo bianconero, è che la meritatissima vittoria arpionata ieri a Cittadella (la prima stagionale lontano dal Manuzzi dopo tre brutti ko e due pareggi al gusto di rimpianto) non sia un caso isolato. E possa rappresentare l’inizio di una nuova era. Ecco, sì: l’inizio di una nuova era. Una nuova era fatta (anche) di hurrà esterni. Una nuova era che dovrà portare in dote – dopo una salvezza tranquillissima – pure un pass per i play-off. Soprattutto un pass per i play-off. Che è quello, al di là delle solite ed incellofanatissime dichiarazioni di Mignani & Friends, il ‘vero’ obiettivo del Cesena griffato America: un pass per i play-off.
Esaurito per ora l’argomento Cesena, fatemi chiudere questa mia consueta analisi del lunedì commentando brevemente le gesta di due (più o meno) vecchi condottieri del Cavalluccio. Parto da Mimmo Toscano. Che in Terra di Sicilia non se la sta passando – ehm ehm – proprio benissimo: il suo ambizioso Catania, sconfitto anche ieri a Crotone per 3-2, dopo 14 gare in classifica è solo nono. Già a distanza siderale (9 punti) dalla capolista Benevento. Insomma, bene ma non benissimo. Impossibile non spendere due paroline anche sul sempre sponsorizzatissimo Marco Giampaolo. Che, nonostante un curriculum-vitae infarcito di abominevoli esoneri e di pesantissimi flop, ha incredibilmente riguadagnato una panchina di Serie A: il Profeta di Bellinzona sarà infatti il nuovo allenatore del Lecce, che ha appena cacciato via Luca Gotti. Mah…
PS 1: Quelli che… ma è vero che Shpendi – il capocannoniere principe del torneo cadetto, con 8 gol all’attivo – già a gennaio lascerà la Romagna per passare al Torino?
PS 2: Quelli che… ma è vero che Kastrati – il bravissimo portiere del Cittadella, ieri artefice di 4 parate da urlo – a gennaio lascerà il Veneto e sarà tesserato dal Ristorante Neri?
PS 3: Quelli che… non hanno capito il PS2 e dunque – Dio li perdoni: probabilmente sono tutti vegani e/o in vita loro non hanno mai bazzicato Santa Paola di Roncofreddo… – mi scriveranno in privato per avere delucidazioni in merito a questa mia freddura evidentemente mal riuscita. Evidentemente poco centrata…