BISOLISSIMO “Ho fatto piangere più volte Schelotto che i miei due figli”

Venerdì, al Manuzzi, tornerà (nelle vesti di ex) l’allenatore più vincente della storia del Cesena. Ecco allora un modo davvero singolare per omaggiare l’Uomo di Porretta…
09.09.2024 12:25 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
BISOLISSIMO “Ho fatto piangere più volte Schelotto che i miei due figli”

Venerdì sera, nel caldo catino del Manuzzi, tornerà un ‘certo’ Pierpaolo Bisoli. Sì, proprio lui. L’allenatore più vincente di sempre della lunga storia del Cavalluccio. Colui che ha regalato al Cesena due indimenticabili promozione in Serie A (2009 e 2014) e pure una croccante promozione in Serie B (2009). Lo dico subito: in vista di questo evento succoso avrei potuto confezionare la mia ennesima  intervista in salsa nostalgica all’Uomo di Porretta Terme. Per l’appunto, avrei potuto. Ma non l’ho fatto. Perché questa volta, per celebrare al meglio il ritorno a Cesena (nelle vesti di ex) dell’attuale trainer del Modena, ho deciso di fare una cosa diversa. Ho deciso di mettere assieme tutti i più grandi aforismi sfoderati dal Bisolone in riva al Savio…


“Se non fossi diventato un calciatore avrei fatto il bandito…”

“Io in panchina vado in tuta. La giacca con la cravatta la lascio volentieri a certi professoroni della pedata…”

“Non possiamo tirare i freni in barca proprio adesso…”

“A Malonga bisogna dargli una bella bastonata. Poi bisogna fargli una carezzina. Poi bisogna dargli un’altra bastonata. E poi…”

“Il Brescia è una squadra molto insidiosa, molto tosta. Il Brescia è una squadra con la ‘B’ maiuscola

“Io, se devo difendere una vittoria o un pareggio, non mi vergogno a mettere un pullman davanti alla porta. Anzi, se serve davanti alla porta ci metto anche la mia macchina. E pure il furgone del magazziniere…”

Giaccherini ha svoltato grazie a me. E grazie a un funerale…”

“Io sono uno che arriva dalle montagne. Dunque non sorprendetevi se ogni tanto uso qualche termine strano che voi non conoscete…”

“Io, se potessi, il sintetico del Manuzzi lo brucerei subito…”

“Ho fatto piangere più volte Schelotto che i miei due figli…”

“Io ci metto un secondo a cambiare il modulo della mia squadra. Io sono un allenatore poliedrico. Io sono un camaleonte…”

“Io, a differenza di tanti altri miei colleghi, ho fatto la gavetta. La gavetta vera. Nessuno mi ha regalato nulla. Io mi sono fatto da solo. Da solo. Però non ho le occhiaie…”

“Io ai miei ragazzi chiedo tutto. Anche il sangue…”

“Quando certi giornalisti iniziano ad attaccare con cattiveria i miei ragazzi, io divento una belva. Una belva spietata…”

“Io non critico chi mi critica dal punto di vista professionale. Però chi critica il Bisoli uomo è sicuramente da criticare…”

“Il Manuzzi è uno stadio in grado di sgranocchiare il cervello di tanti giocatori…”

“In Tribuna c’è un personaggio che gode di brutto quando il mio Cesena non riesce a vincere…”

“Sugli infortuni muscolari dei miei giocatori rispondiamo io e il mio staff. Ma se uno si rompe un braccio o gli viene la diarrea, io e i miei collaboratori cosa cavolo possiamo farci?”

“Il calcio sta diventando uno sport per fighetti. I calciatori moderni non hanno più voglia di allenarsi…”

“Certa gente capirà il valore di quelle tre promozioni soltanto tra vent’anni. O quando sarò morto…”