Cascione: “Cesena, hai fatto bene a prendere Mignani. E su Pisseri dico che…”
A tu per tu con Emmanuel Cascione. Per parlare di Cesena. Ma non solo.
Cascione, le piace Mignani?
“Molto. Il Cesena si è portato a casa un allenatore concreto. Uno che bada al sodo…”
I detrattori del nuovo condottiero bianconero affermano che le sue squadre non giocano un grande calcio…
“Questa cosa del ‘dover giocare bene per forza’ è una cosa che mi ha sempre fatto incazzare. Ma poi, che cosa vuole dire ‘giocare bene’?!? Bertozzi, non diciamo fesserie: nel calcio contano solo ed esclusivamente i risultati. Il resto è fuffa…”
Questa cosa la dice anche un ‘certo’ Bisoli…
“Ma non la dice solo Bisoli. Prendi Allegri. Che quando afferma che ‘noi siamo italiani e dobbiamo giocare da italiani’ dice cosa buona e giusta…”
Mignani è sbarcato in Romagna dopo il clamoroso dietrofront di D’Aversa.
“D’Aversa a Cesena? Sarebbe stata… tanta roba. Anche se, ora come ora, in questo preciso contesto storico, io a Cesena vedo meglio Mignani che D’Aversa. D’Aversa lo vedo più da… A. Mignani, la B, la conosce meglio. Molto meglio…”
Il neopromosso Cesena potrà puntare subito a un campionato di vertice?
“La B non è la C, ma io me lo auguro di cuore. La società ha le idee chiare, ho visto che sul mercato si sta muovendo bene: Calò ed Antonucci, ad esempio, sono due giocatori di valore. Massì, voglio essere ottimista: il Cesena farà un bel campionato. Di sicuro, però, sarà fondamentale partire bene. Bisognerà cercare di sfruttare al meglio l’effetto entusiasmo che si è ingenerato dopo l’ultima promozione…”
Una promozione che è stata ratificata ufficialmente dalla vittoria bianconera arpionata proprio contro il suo Pescara…
“Quel giorno ci ho provato in tutti i modi a rovinare la festa del Manuzzi, ma non ci sono riuscito (risata, ndr). A parte tutto: chi mi conosce bene sa che il mio cuore è diviso a metà tra Cesena e Pescara. Quella sfida, per me, non è stata una semplice partita di calcio…”
Un giocatore del Cavalluccio che le piace particolarmente?
“Berti, secondo me, ha tutte le carte in regola per arrivare lontano. Tommaso ha talento, è veloce, col pallone tra i piedi sa dettare i tempi giusti. Poi, lo ripeto ancora, la B non è la C. Tra i cadetti, la fisicità, è fondamentale. Sono curioso anche io di rivedere questo ragazzo all’opera su questo palcoscenico per lui nuovo…”
Pisseri può reggere la B da titolare?
“Non so rispondere a questa domanda. Guardando il suo curriculum, qualche dubbio, mi potrebbe venire. Però la storia del calcio è piena di casi di giocatori che, messi nel giusto contesto, hanno saputo stracciare tutti i pronostici riuscendo a confezionare stagioni super. Dunque…”
E lei? Come mai, dopo la buona parentesi di Pescara, ha deciso di ripartire dalla D?
“Perché credo nel progetto del San Marino. Perché avevo voglia di tornare a costruire una squadra ‘tutta mia’ sin dall’estate. L’obiettivo che mi sono posto è alquanto ambizioso: riuscire a centrare la promozione in C in due anni. Le sfide intriganti mi sono sempre piaciute. Sono carico come una molla…”