Doppio ex ma ‘di parte’. Brignani: “Spero in qualcosa di più per i bianconeri…”
Cesena e Vis Pesaro, due tappe di una carriera ancora tutta da vivere. Oggi, Fabrizio Brignani è il difensore goleador del Mantova capolista nel girone A ma domenica, complice anche la giornata di riposo dei virgiliani, non potrà che guardare con attenzione la sfida tra due squadre che non gli saranno mai indifferenti. Con il centrale lombardo ci avviciniamo al match del Benelli.
Brignani, ha solo venticinque anni ma possiamo tranquillamente definirla un ‘esperto’ di incroci tra Cesena e Vis Pesaro. Per lei non è una partita qualunque.
“Certamente no, da difensore mi piace seguire altre squadre ed il Cesena in particolare per il percorso che sta facendo. Anche questa volta li guarderò e seppur sia un doppio ex non mi nascondo nel dire che spero in qualcosa di più per i bianconeri”.
In riva al Savio, contro la Vis in Coppa Italia di serie C e poi in campionato ha giocato due volte in avvio della stagione 2019-2020. Le aspettative per lei, giovane di bellissime speranze proveniente dal Bologna, erano molto alte: che ricordi ha di quella annata?
“Era il primo anno di C dopo il fallimento, a Cesena c’era entusiasmo, ma quello in una piazza così non manca mai. Sicuramente ricordo che mi aspettavo di più da me stesso, dopo essere partito bene le cose non sono andate come sognavo e sono andato un po’ in calando. Al netto di questo però, non lo vedo come un anno buttato via”.
Quel Cesena era pieno di giovani promettenti. Con lei c’erano Valeri e Zerbin, ma c’era anche Andrea Ciofi uno dei pochi ‘superstiti’ in bianconero di quella squadra. Il potenziale era importante, ma forse eravate troppo acerbi.
“Eravamo pronti a fare un buon campionato, ma non ancora per recitare un ruolo da protagonisti. Potevamo certo fare di più, è vero, ma va tenuto anche conto del covid. Con l’arrivo di Viali probabilmente avremmo chiuso al meglio il campionato ma quello che è accaduto ce lo ha impedito. Per tanti di noi era la prima esperienza in serie C e c’era bisogno di ambientamento, la strada che poi hanno intrapreso ragazzi come Valeri, Zerbin e tanti altri sta lì a dimostrare la grande qualità del nostro gruppo”.
L’anno successivo, al Manuzzi in maglia Vis fu tra i protagonisti di una storica vittoria biancorossa in Romagna. Fu una piccola rivincita per lei?
“No, assolutamente no, perché ho sempre visto Cesena come una piazza fantastica. Non provo e non ho mai provato rancore di nessun tipo, la vita ti porta a fare delle scelte, a giocare in varie piazze e a tutte sono rimasto affezionato. Con il Cesena poi il legame è particolare e vi dirò, in quella occasione pur essendo contento di aver vinto mi era quasi ‘dispiaciuto’ di averlo fatto contro la mia ex squadra”.
Oggi, la Vis è in piena lotta per la ‘sopravvivenza’ mentre il Cesena sta macinando punti e vittorie sulla strada verso la B. Che partita si aspetta?
“Per il Cesena sarà una una partita da non sottovalutare. I bianconeri sono nella stessa situazione del mio Mantova ed in questi momenti ciò che è importante è mantenere il focus su se stessi. Il Cesena ha la possibilità di farlo, ha in mano il proprio destino. Ci sarà da soffrire contro una Vis che deve salvarsi, ma se il Cesena fa il Cesena le cose andranno in un certo modo…”
È rimasto in contatto con qualcuno sia su sponda pesarese che cesenate?
“Della Vis sento spesso il capitano Di Paola, mentre del Cesena Andrea Ciofi che stimo tanto: è un bravissimo ragazzo. Dell’annata 2019-2020 ho contatti anche Giraudo, eravamo davvero un bel gruppo”.
Con il suo Mantova nel girone A state avendo un cammino molto simile a quello del Cesena, le due tifoserie sono gemellate e chissà, facendo i debiti scongiuri, sta per arrivare il momento di incontrarsi, magari per una bella festa…
“Sarebbe bellissimo festeggiare insieme, è quello che spero da quando i nostri gironi hanno preso la direzione attuale. Mantova e Cesena meriterebbero di fare questo salto: cerchiamo di tener duro, andiamo avanti e conquistiamo il risultato”.