L’ex Drudi dopo il memorial Sirotti: “Conosco Bastoni, ha grande personalità. E su Marras…”
“Una squadra forte che potrà ben figurare, con Simone (Bastoni ndr) pronto a prenderla per mano”. L’ha visto così il nuovo Cesena Mirko Drudi, il trentasettenne centrale difensivo romagnolo protagonista dell’amichevole di sabato con la maglia del Forlì. Drudi è stato compagno di squadra di Bastoni nel Trapani e conosce bene le qualità di un calciatore davvero importante per la serie B.
Drudi come sta? La prima domanda è d’obbligo, che Cesena ha visto sabato scorso?
“Ho visto un bel Cesena, una squadra forte con l’ossatura dello scorso anno cui ha aggiunto qualche giocatore di categoria oltre che di buona caratura: credo possa far bene. Il mercato tra l’altro non è ancora chiuso e sicuramente arriverà qualche ulteriore puntello a migliorare la situazione”.
L’uomo del momento in casa bianconera è Simone Bastoni. È arrivato un po’ a sorpresa e gli sono bastati dieci minuti per mettere la sua prima firma (gol dell’1-0 in amichevole, ndr). Lei lo conosce bene per averci giocato a Trapani nel 2017-2018, che calciatore è?
“In quel Trapani giocava da terzino o quinto a sinistra ora si è accentrato e agisce più in mezzo al campo. È cresciuto molto, parliamo di un calciatore intelligente dal piede importante e capace di giocare in diversi ruoli. È davvero un grande acquisto per il Cesena”.
Cosa può dare Bastoni a questo Cesena anche in termini di personalità?
“Simone ha grande personalità. Ha giocato in serie A, conosce benissimo la B ed ha qualità tecniche indiscutibili. Può fare davvero molto bene a Cesena”.
Tra i suoi compagni in quel Trapani c’era anche Marras, un altro dei nomi accostati al Cesena (pista ora piuttosto fredda, ndr) Di che calciatore parliamo?
“Lui è un esterno offensivo, un giocatore con gamba importante che può dare sicuramente imprevedibilità al reparto offensivo”.
Da cesenate, che effetto le ha fatto vedere il Cesena vincere con tanti ragazzi provenienti dal settore giovanile?
“Seguo sempre con piacere il Cesena e ho guardato diverse partite. È bello seguire la crescita di questi ragazzi che sono forti ed hanno davanti un futuro roseo. Le regole di oggi offrono maggiori possibilità di mettersi in mostra, i giovani bianconeri sono stati bravi a sfruttarle e a dimostrare le proprie qualità”.
Lei nella sua lunga carriera il Cesena l’ha solo assaggiato.
“Mi sarebbe piaciuto giocare al Manuzzi un po’ di più. Ho fatto tutta la trafila dalle giovanili fino ad arrivare alla prima squadra dopodiché ho cominciato a girovagare. Sarei potuto tornare qualche anno fa, c’era Viali in panchina ed era tutto fatto, poi però il Pescara non mi lasciò partire e non se ne fece nulla. Il Cesena lo seguo sempre con affetto”.
Lei ha tanta esperienza tra serie C e serie B, che ruolo pensa possano recitare i bianconeri nella prossima stagione?
“Secondo me importante. L’ossatura dello scorso anno c’è, l’allenatore nuovo magari avrà bisogno di un po’ di tempo, ma con lo zoccolo duro del Cesena dei record possono sicuramente far bene. La B è difficilissima ci sono tante corazzate e numerose insidie, ma il Cesena ha il suo stadio e la sua gente: componenti importanti per ben figurare”.