L’ex Paponi: “Mignani viene da piazze caldissime, ha le qualità per reggere la pressione”
“Mignani? Può essere l’uomo giusto per questo Cesena”, parola di Daniele Paponi. Il trentaseienne attaccante marchigiano, con un passato anche in bianconero, conosce bene il nuovo tecnico del cavalluccio con il quale ha condiviso la vittoriosa stagione 2021-2022 a Bari. I biancorossi vinsero il campionato di serie C e furono protagonisti l’anno successivo di un campionato clamoroso che li portò ad un passo dal doppio salto di categoria. Mignani ora proverà a far bene con il Cesena e Paponi è certo che questo possa accadere.
Paponi, lei Michele Mignani lo conosce bene. Pensa possa essere l’uomo giusto per il Cesena?
“Credo di sì, e lo si è visto al primo anno di serie B con il Bari. Parliamo di un allenatore che dà un’impronta importante alla squadra, è bravo a leggere le partite e credo sia assolutamente idoneo per il campionato del Cesena”.
Con Mignani lei ha vinto il campionato di C, qual è la caratteristica che secondo lei lo rende un vincente?
“Gestisce bene il gruppo e nell’arco dell’annata dà la possibilità a tutti gli elementi di giocarsi le proprie carte. In questo modo tiene tutti sull’attenti riuscendo ad ottenere il massimo. Credo sia questa la sua caratteristica migliore, se hai un gruppo forte e coeso alla fine raggiungi il risultato”.
In bianconero raccoglierà un’eredità pesante, il Cesena di Toscano era una corazzata e lei ha avuto modo di affrontarlo. Può essere un motivo di forte pressione iniziale?
“Lui viene da piazze caldissime come Bari e Palermo. Ha fatto un primo anno di B straordinario, poi lo scorso anno si è portato le scorie dell’epilogo dell’anno precedente e secondo me non è decifrabile. Ha le qualità per reggere la pressione. Poi è chiaro che il Cesena di Toscano era uno due gradini sopra le altre squadre, ma non credo che Mignani possa risentire di questo e sono convinto che possa fare molto bene con una neo-promossa, l’ha già dimostrato”.
Magari per aiutarlo nell’ambientamento potrebbe essere utile inserire uomini di fiducia come Maita. Che giocatore è? E chi altro secondo lei potrebbe fare al caso del Cesena?
“Io ho vissuto la promozione dalla C alla B con il Bari eravamo una corazzata e l’anno dopo in B sono stati cambiati solo due elementi di cui uno era il portiere. Chi ha vinto come quel Bari o il Cesena dello scorso anno ha poco da cambiare. Avere tanti elementi che si conoscono, hanno giocato e hanno vinto insieme può essere solo un vantaggio. Certo uomini di ‘fiducia’ del mister come Maita, che è un centrocampista tuttofare di qualità, possono aiutare ma io personalmente non cambierei moltissimo”.
La sua esperienza a Cesena non è stata delle migliori dal punto di vista dei risultati, ma cosa le ha lasciato?
“Io a Cesena ho fatto sei mesi in cui sono stato benissimo, non posso davvero dir nulla. Purtroppo quando sono arrivato a gennaio c’era una situazione di risultati quasi compromessa (retrocessione dalla B alla C nel 2007-2008, ndr), ma parliamo di una città straordinaria e sono contento di esserci stato. Auguro al Cesena di godersi la B e provare quanto prima il salto in A”.