Pelliccioni: “Il Cesena c’è! Silvestri e De Rose? Giusto darli via…”

A tu per tu con l’ex diesse bianconero: “In casa bianconera ci sono ancora diversi meccanismi da oliare, ma questa squadra è da playoff. Berti e Shpendi arriveranno lontano…”
04.09.2024 11:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Pelliccioni: “Il Cesena c’è! Silvestri e De Rose? Giusto darli via…”

A tu per tu con l’inossidabile Alfio Pelliccioni. Per parlare a 360° gradi del mondo Cesena.

Pelliccioni, soddisfatto o no dello start cadetto della truppa di Mignani?
“Scusami Bertozzi, perché non dovrei essere soddisfatto?”

Perché sia col Sassuolo che con lo Spezia, il Cesena, ha lasciato per strada punti pesanti…
“Vero, in queste due trasferte almeno un paio di punticini in più si potevano raccogliere. E al Picco, la beffa finale, è stata davvero pazzesca. Ma il mio bicchiere, dopo 4 turni (e con 6 mattoncini in cassaforte, ndr), resta sicuramente mezzo pieno. Io, da tifoso bianconero, sono soddisfatto. Non scordiamoci mai che il Cesena è una matricola…”

Una matricola che potrà arrivare…
“… per me lontano. Certo, in casa bianconera ci sono ancora diversi meccanismi da oliare, soprattutto in fase difensiva. Per me, però, la rosa bianconera è valida. Il gioco c’è, il mister pure. In chiave salvezza non vedo grossi problemi. E secondo me un ingresso nei play-off è più che mai alla portata. Sono ottimista…”

Cesena rivelazione del campionato?
“Dopo appena 4 giornate è dura fare pronostici. Ma secondo me, il Cesena, ha tutte le carte in regola per essere la mina vagante della Serie B. E non sto ragionando solo col cuore, ma anche con la testa…”

Un paio di giocatori bianconeri che apprezza particolarmente?
“Te ne dico più di due. Mi piacciono tanto Adamo e Donnarumma. Kargbo è in crescita e, se diventa un po’ più cinico sotto rete, può davvero diventare un giocatore importante. E poi ci sono Berti e Shpendi…”

Il talento di Calisese e l’attaccante albanese sono due colonne portati di questo Cesena.
“Per loro due vedo un grande futuro. Un grandissimo futuro. Berti (su cui sono in pressing in chiave 2025-26 sia il Milan che il Toro, ndr) ci sa fare col pallone. Ad impressionarmi è però soprattutto Cristian, un attaccante che ha il gol nel sangue…”

Del suo ex allievo Pisseri che ci dice?
“Dico che in Serie B ci può stare benissimo. La scorsa stagione, in Serie C, ai suoi detrattori ha risposto con i fatti. Ed anche in questo scorcio di campionato è riuscito già a parare i mugugni di chi non lo riteneva adatto per questa categoria”.

In queste ultime settimane, in riva al Savio, ha fatto molto rumore la defenestrazione di De Rose e Silvestri…
“Era da mettere in preventivo. De Rose e Silvestri sono stati due grandi protagonisti dell’ultima promozione. Anche se…”

Anche se?
“Quando sali di categoria non è che puoi confermare l’intera squadra in blocco. Bisogna fare delle scelte, anche scomode, anche impopolari. Anche io mi sono trovato in una situazione simile. Proprio a Cesena. Dopo la promozione dalla D. Con Ricciardo ed Alessandro (entrambi gli attaccanti non furono confermati nonostante avessero segnato la bellezza di 38 gol in due, ndr)...”

Lei, se fosse stato al posto di Artico, De Rose e Silvestri li avrebbe tenuti in B?
“No”.

Risposta decisa, la sua.
“De Rose e Silvestri, in C, sono due signori giocatori. Due giocatori in grado di ‘spostarti’ una stagione. Io, in C, De Rose e Silvestri li prenderei tutta la vita. A scatola chiusa. Però ripeto, la B è un’altra cosa. Un altro sport. De Rose ha 37 anni, non è più un ragazzino. Silvestri, la B, non l’ha mai fatta. Per me Artico, dal punto di vista squisitamente tecnico, ha fatto una scelta giusta ed oculata a non tenerli…”

Dal punto di vista prettamente umano, però, si poteva fare anche meglio…
“Bertozzi, nel calcio moderno le variabili in gioco sono tante. Non sempre c’è tempo per i sentimentalismi, per la gratitudine…”