Guardiamo avanti
1. Siamo secondi in classifica. Il Gubbio è caduto in casa con la Fermana e abbiamo messo la freccia, superandoli in classifica.
2. La seconda piazza è la nota più lieta di giornata dal punto di vista prettamente sportivo. Da quello extra campo, ovviamente, il plauso va ai 12mila cuori bianconeri presenti oggi sugli spalti dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi.
3. Ripetiamolo: dodicimila tifosi del Cesena (dal computo sono ovviamente esclusi i 2010 della curva Ferrovia). Certo, lo stadio aiuta: se anche fosse piovuto, nessuno si sarebbe bagnato. Ma, al netto di questo lusso, chi altri può vantare numeri simili?
4. Torniamo al campo e freniamo gli entusiasmi: al di là delle rivalità territoriali, il Cesena ha battuto una squadra reduce da un ko interno con il San Donato Tavernelle. Non abbiamo propriamente sconfitto una corazzata.
5. I discorsi sul tifo, sulla rivalità, sugli sfottò e persino sugli scontri ci stanno tutti, ma l’obiettivo del Cesena, non dimentichiamolo, è levarsi dai piedi al più presto questa orrenda categoria.
6. La risposta della Reggiana è stata perentoria: un 4-0 al Siena che non ammette repliche. In classifica il divario resta sempre di 5 punti, ovvero un’enormità, e le statistiche sono impressionanti: gli emiliani hanno vinto 7 delle ultime 8 partite, non perdono dalla sfida col Cesena e non subiscono gol da quasi due mesi, ovvero dal 13 novembre con il Pontedera.
7. Va bene festeggiare, in fondo il pareggio di Carrara ci aveva fatto andare un po’ di traverso le feste, ma bisogna essere estremamente chiari: la strada è tutta in salita.
8. La vittoria odierna è stata sofferta e paradossalmente la fortuna del Cesena è stata che il gol sia arrivato così tardi. Il rischio, ancora una volta, era quello di segnare subito – le occasioni, sprecate, si sono state – e poi abbassarsi troppo.
9. Deve crescere, e ancora tanto, questa squadra. Il mercato di riparazione sarà fondamentale perché dal cerchio di centrocampo in su manca ancora qualcosa. Soprattutto mancano riserve in grado di entrare in campo senza abbassare il livello dei titolari, con l’eccezione forse dei gemelli albanesi.
10. Per il momento però la strada intrapresa in questo inizio 2023 è quella giusta: vincere, anche soffrendo, ma vincere. E continuare così il più possibile, sperando che i 5 punti persi ad inizio stagione per colpa di Luca Lewis non pesino sul destino finale.