Il Cesena, Fracchia la belva umana, OnlyFans e Berti che si sta intristendo
Oddio, ci (ri)siamo. Ci risiamo. C’è chi (ri)chiede l’esonero di Drago. Pardon, di Mignani. C’è chi (ri)spara letame su Artico e sugli Americani. C’è pure chi – sigh – (ri)tira fuori quella bolsa ed assurda storiella che dice che ‘…se avessimo confermato Silvestri e De Rose tutto questo non sarebbe successo…’. Ma scusatemi un po’: tutto questo cosa?!? COSA?!? Che, classifica alla mano, la matricola Cesena dopo 16 giornate in cascina ha ben ventidue punti. Ed è, nonostante le ultime due battute a vuoto maturate con Frosinone e Bari, ancora sesto. Sesto. Non sedicesimo. Non ultimo. SESTO. La sconfitta maturata dentro l’Astronave? Poteva essere evitata, certo che si. Come quella di Frosinone, d’altronde. Se però una settimana fa in terra ciociara il Cesena è stato a tratti anche impresentabile, ieri a Bari il Cesena non ha mica giocato male. Uscendo sconfitto dal terreno di gioco anche per colpa di un arbitro – chiamiamolo così, in ossequio all’ormai imperante dittatura del politicamente corretto – ‘casalingo’. Per colpa di un arbitro ‘sbadato’. Per colpa di un arbitro che non ha concesso ai bianconeri un calcio di rigore a dir poco solare. Attenzione però. Attenzione. Ieri il Cesena ha rimediato la sua quinta sconfitta stagionale in trasferta anche perché, dinnanzi a se, ha trovato una squadra tosta e rognosa che veniva da tredici – non ho detto tre, ho detto tredici – risultati utili consecutivi. Anche perché Bastoni – al momento una delle vere grandi delusioni di questo Cavalluccio – ha confezionato l’ennesima sua prestazione da film horror. E anche perché – ahia! – la davanti continua a palesarsi questa terrificante (e pure inquietante) Shpendi-dipendenza. DIPENDENZA. Della serie: se non segna Cristian, per il Cesena, sono – come tuonava il mitico Commissario Auricchio dinnanzi al ‘temibile’ Fracchia la belva umana – volatili per diabetici. Sì, avete letto bene: volatili per diabetici. Cazzi amari. O, lo dico alla Lino Banfi, chezzi ameri. CHEZZI AMERI. Massì, perché Antonucci e gli altri attaccanti bianconeri, al momento, vedono la porta avversaria con la stessa frequenza con cui i Jalisse sono stati reclutati a Sanremo negli ultimi 26 anni. Con la stessa frequenza con cui il faziosissimo Fabio Fazio continua a sfornare interviste interessanti a Che Tempo Che Fa. Con la stessa frequenza con cui mia nonna Jolanda di anni novantaquattro si spoglia su OnlyFans. Non so se mi spiego, eh.
PS 1: Quelli che… niente drammi: siamo – citazione – una squadra fortissimi…
PS 2: Quelli che… niente drammi. Però anche Mignani si deve dare una bella svegliata. Perché il talentuoso Berti, a forza di giocare là dietro e di macinare 'solo chilometri, si sta intristendo sempre di più. Perchè il golden boy Pieraccini non può essere peggio di Mangraviti. Perché non è che questo Cesena, in difesa, deve sempre obbligatoriamente schierarsi a 3. Perché al momento, là in mezzo, in quella posizione, 'questo' Bastoni fa davvero fatica. Perché Kargbo non può essere diventato così scarso e così apatico tutto d’un colpo. Perché un buon allenatore deve essere anche un buono psicologo. Soprattutto un buono psicologo…
PS 3: Quelli che… niente drammi. Però sabato prossimo con il Cosenza devi vincere ad ogni costo. AD OGNI COSTO. Perché nelle ultime 3 gare sei riuscito ad arpionare soltanto un misero pareggino con la Reggiana. Perché poi il Cesena prima della sosta dovrà far visita alla temibilissima Juve Stabia, ospitare al Manuzzi la rigenerata Cremonese ed andare poi a Carrara a sfidare le vera sorpresa di questo torneo cadetto. Perché gli Americani – al di là delle solite dichiarazioni di facciata – vogliono andare ai play-off ad ogni costo. Capito?!? AD OGNI COSTO…