Le pagelle di Bari-Cesena | Se questo è Mignani va esonerato al più presto
Klinsmann 5,5 Dall’altro lato della porta per coprire il primo palo, viene bucato dal colpo di testa di Dorval, salvo poi rialzarsi con una buona parata su Maita. Malissimo in uscita sul cross avversario nel secondo tempo, ha la fortuna di essere in parte scagionato dall’intervento falloso in scivolata di Novakovich, comunque successivo alla mancata presa. E nel dubbio è sempre nella terra di nessuno…
Ciofi 6 Avanza e passa bene ai compagni, mettendo in mostra tanta buona presenza in entrambe le fasi. Oggi il più sicuro in retroguardia senza dubbio alcuno.
Prestia 5,5 Buon lavoro di mestiere pressando alto su Lasagna e compagni, ‘scivola’ quando allontana malissimo di testa da dentro l’area un pallone che finisce sui piedi di Maita che va per la bordata.
Mangraviti 5 Non tiene Novakovich che mette a segno l’assist della vittoria biancorossa, poi spazza via male da dentro l’area un pallone dalla gestione elementare. Recupera in parte il passo nel secondo tempo, quando ovviamente è troppo tardi.
Adamo 5 Si perde malamente in marcatura Dorval a segno col gol vittoria, poi scivola sulla fascia ancora in favore del novantatre avversario. Prosegue in negativo con tante corse a testa bassa senza badare i compagni di squadra. E la cosa grave è che, pur commettendo tutti questi errori, riesce a non essere il peggiore in campo… (Dal 77' Celia 5,5 Pecca di scelte e mestiere risultando quello che non ci voleva. Cambio che non dà alcun apporto.)
Berti 5,5 Tantissimi errori nel primo tempo, si accende poi con una giocata che fa sperare tutti in una suo rinascita. Così non è, e lo sbiadito secondo tempo ne è una triste prova. Doverosa puntualizzazione: la posizione in mezzo al campo imposta da Mignani continua a penalizzarlo, ma al netto di tutto, il profeta non è questo. (Dal 77' Chiarello S.V. Torna in campo da alieno qual è all’interno del progetto il classe ’93, il cui ingresso contribuisce ad un disordine tattico stucchevole che comincia a diventare irritante…)
Calò 5 Due punizioni sul portiere che sono poca cosa (anche se da entrambe, per evidenti demeriti avversari, stava per nascerne qualcosa di interessante), poi tanto movimento a vuoto in mezzo al campo che genera falli e palle perse.
Bastoni 4,5 Per quel che sta facendo vedere, va panchinato al più presto in attesa che ritrovi la migliore verve. Ancora una volta scende in campo con un atteggiamento ai limiti dell’irritante, mostra tanta sufficienza e pochissime cose buone, obbligatorie per un giocatore del suo calibro. L’intervallo non porta alcun consiglio, e un’ammonizione a cui fa seguito l’ennesima palla persa, lascia il rettangolo verde. Rimane il più grande errore tattico di Mignani che, pur di farlo giocare, ha snaturato la squadra abbassando Berti senza mai concedere spazio a Mendicino e soprattutto Francesconi. (Dal 57' Tavsan 5,5 Si spende come può pressando gli avversari, risultando di fatto assente in manovra per la spinta offensiva. Uno dei pochi a tirare in porta…)
Donnarumma 5,5 Molto equilibrio frose evitabile interrotto solo da qualche cross a fortune alterne. Sostituito in favore di una scossa che a conti fatti arriva solo marginalmente. (Dal 57' Ceesay 5,5 Posizionato (e spaesato!) inspiegabilmente a sinistra, ha l’occasione della vita di testa a un metro dalla porta, ma lo svedese spara addosso a Radunovic che ferma sulla linea. Poi viene dirottato nuovamente a destra, dove non contribuisce a nulla se non a palesare la confusione di Mignani.)
Antonucci 5 Pressato stretto, viene ingabbiato dalla retroguardia pugliese a suon di cattive maniere. Lui risponde con dei numeri non richiesti e con una pessima gestione del pallone in fase offensiva: cattive scelte. (Dal 65' Kargbo 4 Il suo impiego inizia a diventare un vero e proprio mistero sul quale l’unico a poter fare luce è Mignani. Non si capisce perché, messo com’è, venga inserito in campo. Come ampiamente prevedibile, prosegue il suo lungo periodo ‘no’ con tante scelte sbagliate a suon di allunghi rivedibili e palloni persi. Ammonito per le solite inutili proteste, salterà il match contro il Cosenza causa diffida. L’unica buona notizia di oggi.)
Shpendi 6,5 Anche oggi non gli si può recriminare nulla o quasi, forse solamente qualche elevazione nell’area avversaria. Tanto lavoro sporco quando la retroguardia biancorossa fa muro condita da tante aperture per i compagni (che non sfruttano) da leccarsi i baffi. Inappuntabilmente lui.
mister Mignani 4 Rispetto a Frosinone, al fischio d’inizio cambia solo gli esterni di una squadra che ormai viaggia costantemente con la spina staccata. Lo si nota in occasione delle tante sviste difensive (anche in occasione del gol), della tanta sufficienza a centrocampo e dalla mestizia di chi invece dovrebbe creare gioco. ontinua poi la sua folle e da mesi ingiustificata fiducia verso Kargbo che anche oggi fa solo male alla squadra, mentre gli ingressi di Chiarello e Celia si commentano da soli. O si cambia - mentalità, il parco giocatori è questo e al netto di qualche lacuna in serie B può dire la propria - o si muore.
Cesena FC 5 Un primo tempo chiuso in svantaggio causa le leggerezze a tutto campo e la poca concretezza in avanti a cui fa seguito una ripresa in cui non scatta il cambio di atteggiamento richiesto. La squadra si sfalda tatticamente anche a causa dei diktat che giungono la panchina e si fa irretire dai padroni di casa nel gioco del nervosismo generale. Una sconfitta che così ottenuta non può che far male. Sorpasso subito e morale ancora più a terra. Cosenza dev’essere l’opportunità per tornare ad esplodere oppure si mette male…