A testa in giù
1. Fermi tutti. Da qui al 29 dicembre si torna in campo altre due volte, due partite importantissime, e prima di prendere una qualsiasi decisione è bene attendere ancora questi 7 giorni.
2. Siamo tutti furenti, certo. Perdere così non va bene a nessuno. Stessi errori di sempre, stessa sufficienza nell’atteggiamento, stessa mediocrità nella prestazione. Non serve giornalismo investigativo per trovare gli errori di oggi.
3. Siamo anche piuttosto arrabbiati per quanto accaduto a fine partita, con Mignani che scappa, con Curto che sclera e senza un leader che sappia parlare alla Curva nella buona e nella cattiva sorte.
4. Oh, voce? In effetti oggi al triplice fischio se n’è sentita poca. Ma un capitano deve saper accettare anche la sostituzione e metterci la faccia.
5. Va bene, mettiamo da parte anche i problemi dello spogliatoio. Non ha senso evidenziarli adesso: se andrà bene rimarranno sopiti e in caso contrario si sottolineeranno da soli.
6. Lasciamo parlare i numeri, i fatti. Analizziamo il rendimento di questa squadra, i gol segnati e subiti, le occasioni create, le vittorie e le sconfitte. Allarghiamo il quadro generale: è questo quello che va fatto in un momento di oggettiva difficoltà.
7. Il mal di trasferta è evidente. I gol subiti, soprattutto nel primo tempo, sono un problema. I cartellini, soprattutto rossi, comminati per proteste sono un problema. L’incapacità di correggere la partita in corsa con i cambi e il peso nullo dell’apporto della panchina sono altri problemi cronici.
8. Non limitiamoci a criticare quanto visto oggi ma manteniamo sempre un punto di vista volto a valutare l’insieme delle partite del Cesena di Mignani. La rabbia di oggi passerà più o meno in fretta: difficoltà e punti di forza intrinseci rimarranno.
9. Quali accorgimenti possono essere apportati per sistemare strutturalmente questa squadra? Sarà sufficiente sistemare tutto “da dentro” o sarà necessario andare sul mercato? Il valore di alcuni giocatori è veramente quello ammirato negli ultimi mesi o da molti è lecito chiedere di più?
10. E in tutto questo oggi nel settore ospiti c’era lo striscione “trasferte libere”. Perché chi non capisce il problema è effettivamente parte del problema stesso.