Al Cesena servirà una mini-rivoluzione. Intanto Toscano…
‘Con tre o quattro buoni innesti possiamo fare la voce grossa anche in Serie B’. Nei covi bianconeri ‘targati’ Cesenaticamente Corretto sono in tanti a pensare (pacchianamente) che il Cavalluccio, in vista della prossima avventura cadetta, abbia bisogno ‘soltanto’ di qualche ritocchino. Dimenticandosi che la serie cadetta è bastarda. Dimenticandosi che la serie cadetta è tutta un’altra cosa rispetto alla terza serie. Un altro pianeta.
Anche l’immediata uscita dai play-off della Torres deve far riflettere. Pesantemente. L’eliminazione patita dall’unica squadra che – prima di ‘scoppiare’ e di chiudere a -21 da Berti & Friends – nella stagione regolare ha saputo tenere testa alla corazzata di mister Toscano, conferma ulteriormente (semmai ce ne fosse stato bisogno) quanto avevamo detto già a Natale: che il livello del girone B di Serie C di questa stagione era basso. Molto basso. Tremendamente basso.
Ecco perché, chi pensa che l’attuale rosa bianconera non abbia bisogno di una mini-rivoluzione, è palesemente fuori strada. Così come ci sono allenatori da C e da B, ci sono anche giocatori da C e da B. Giocatori che in C possono giocare ad occhi chiusi, ma che in B fanno fatica. Giocatori che in C possono fare 38 gare da titolare, ma anche in B possono puntare al massimo a raccogliere 20-25 gettoni (e non sempre dal 1° minuto). Giocatori che in C possono entrare a gara in corso, ma che in B potrebbero fare al massimo il magazziniere o il cameriere nell’area hospitality.
Cosa servirà dunque al Cavalluccio per poter confezionare (almeno) un campionato da parte sinistra della classifica? Un portiere davvero forte. Due difensori scafati, col pelo sullo stomaco. Due centrocampisti (un De Rose più giovane e una mezzala abile negli inserimenti). Due esterni di categoria. E due nuovi attaccanti in grado poter di garantire, in tandem, almeno 15 gol. Nove new-entry, dunque. Almeno nove. Nove. Altroché tre o quattro.
Intanto, in riva al Savio, sono passati 57 giorni da quella vittoria col Pescara che ha regalato ufficialmente al Cavalluccio la promozione in Serie B. Cinquantasette giorni. Quasi due mesi. Un’eternità. Eppure, in Casa Cesena, continua (tafazzianamente) l’assurdo teatrino legato all’identità di colui che guiderà l’armata bianconera in Serie B. Sembra di essere su Scherzi a Parte. Invece è tutto tragicamente vero. Tutto vero. Purtroppo.
Il rapporto che c’è al momento tra Toscano ed Artico? È lo stesso che c’era tra Morgan e Bugo dopo la famosa esibizione di Sanremo 2020. Non so se mi spiego, eh. Il mister dei Record – che in cuor suo spera sempre di restare in Romagna – ha già ricevuto nella buchetta della posta due offerte sontuose (da Catania e Padova, fresche di eliminazione dai play-off). Altre ne arriveranno a breve (Ternana, Vicenza se non va in B). Mentre Artico, che nelle ultime 3 settimane ha contattato (almeno) 4 allenatori, al momento non ha fretta di dare l’accelerata decisiva. Mah. Aspettiamo ancora…
PS 1: Quelli che… ma che cattivoni che sono tutti questi giornalisti cesenati che, con tutti i loro articoli faziosi e pieni di congetture, mettono pressione agli Americani. Fa benissimo la società bianconera a prendersi tutto questo tempo per dirimere l’Affaire Toscano. D’altronde la fretta, nel calcio come nella vita, è una cattiva consigliera. D’altronde siamo solo a fine maggio, i play-off di Serie B e di Serie C non sono ancora terminati, l’Isola dei Famosi deve ancora entrare nel vivo, Carlo Conti non ha ancora messo giù il regolamento per Sanremo 2025, Flavio Bertozzi non ha ancora tirato fuori il nome di Fabrizio Castori, Elettra Lamborghini non ha fatto ancora uscire il suo singolo per l’estate e – soprattutto – il campionato cadetto inizierà SOLTANTO dopo Ferragosto
PS 2: Quelli che… aposto (tutto attaccato, come l’ho scritto, senza spazio)