Che Dio lo benedica. Che Dio li maledica

Sei punti dopo tre turni sono davvero un buon bottino, ma quello di B resta un campionato bastardo. Frizzante in fase di possesso palla, la band di Mignani non convince appieno in fase di rottura…
29.08.2024 11:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Che Dio lo benedica. Che Dio li maledica

Tre partite giocate. Sei mattoncini in saccoccia. Terzo posto in condominio. E vetta distante soltanto un punticino. Il Cesena, da questo start cadetto, non  poteva chiedere di meglio. Anzi, no. Ammettiamolo, la ferita legata al ko rimediato col Sassuolo non si è ancora rimarginata. Ma nel calcio – come nella vita – chi si accontenta gode. E la truppa di mister Mignani, dopo i primi 270' di gioco, gode. Sì, gode. Di brutto. Ben consapevole però del fatto che la Serie B è una brutta bestia (anzi, una bruttissima) bestia. Ben consapevole però del fatto che, in Serie B, basta un alito di vento (o qualche colpetto di mercato last minute) per stravolgere le gerarchie. La classifica. I pronostici. Una piccola ‘grande’ certezza: nella fase di possesso palla, il Cesena, c’è. Eccome se c’è. Calò, Bastoni e il golden-boy Berti (a proposito: che Dio benedica il Talento di Calisese…) hanno – chi più, chi meno – dei piedi educati. Sanno ricamare fraseggi eleganti. Sanno donare alle punte bianconere croccanti situazioni da gol. Lo si è visto ampiamente anche nelle prime cinque uscite ufficiali di questa stagione (due di Coppa Italia e tre di campionato) che hanno regalato al Cavalluccio quattro hurrà. Ampi sprazzi di bel gioco. E ben dieci reti (in media 2 a partita). Nella fase di non possesso palla, invece, c’è qualcosa che scricchiola. Pesantemente. Perché i tre centrocampisti di cui sopra, sicuramente, per tanti motivi non sono degli specialisti nel gioco di rottura. E – chi più, chi meno – in questo avvio di stagione sono già incappati in errori sanguinosi. Contribuendo a rendere ancora più gravoso l’operato di una difesa che, dopo quattro tentativi andati vuoto, solo ieri sera col Catanzaro è riuscita a tenere inviolata la propria porta. Non è certo una novità: là in mezzo manca un ‘ripulitore’ di palloni, un centrocampista alla – tanto per fare un esempio colorato di bianco e nero vintage – Pestrin. Tranquilli: tale rinforzo, salvo terremoti, arriverà. Così come a stretto giro di posta sbarcherà in riva al Savio anche un altro trequartista o attaccante. Certo, è palese: qui, per dormire sonni (ancora) più tranquilli, servirebbe un rinforzo ulteriore in difesa. Anche (ma non solo) perché Piacentini proprio non convince. Ma, nel calcio come nella vita, chi si accontenta gode. Sì, gode. E sogna un campionato tranquillo. Magari con vista sui play-off.


PS 1: Quelli che… ieri sera in Curva Mare parlavano – Dio li perdoni, perché non sanno quello che fanno – di play-off già sicuri. E di Serie A diretta
PS 2: Quelli che… sempre ieri sera in Tribuna Stampa parlavano  – Dio li maledica o li fulmini all’istante – di clean sheet. E di cooling break