Disastro Cesena. Ma (per ora) niente panico
Premessa doverosa: il signor Ivano Pezzuto di Lecce – Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più? – mi sta simpatico il giusto. Ecco si, il giusto. Diciamo che mi sta simpatico come un crampo allo stomaco. Come una colonscopia. Come un Tutor dell’A14. Come il trillo della mia sveglia quando suona alle 6 del mattino. Come un monopattinista che viaggia controsenso. Come un tamponamento a catena sulla vecchia Statale Adriatica. Come un bidone di sabbia dentro le mie mutande. Non so se mi spiego, eh. Detto questo, mi pare ovvio, il Cesena ieri a Frosinone di sicuro non ha perso ‘solo’ per colpa del (pessimo) fischietto pugliese. Certo che no. Che nel catino dello Stirpe, al cospetto del triste (ed incerottatissimo) fanalino di coda del campionato cadetto, il Cavalluccio ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare. Tutto. In campo e fuori dal campo. Dignitoso nella prima mezz’ora di gioco, il Cesena si è poi trasformato in un’accozzaglia di giocatori sgasati, lenti, arruffoni, distratti, leziosi, svogliati, a tratti pure indisponenti. Attenzione, però. Attenzione. Niente drammi, al momento. Niente panico. Niente (stupide, sciocche, inopportune) sentenze affrettate. Il Cesena, nonostante le sue palesi lacune strutturali (in ogni reparto), resta una buona squadra. Una squadra che – non mi stancherò mai di ripeterlo ai soliti catastrofisti ad oltranza – ha tutte le carte in regola per portarsi a casa (prima) una salvezza tranquilla e (poi) un pass per i play-off. Certo, non prendiamoci in giro: questa a dir poco terrificante Caporetto in salsa ciociara fa male. Diciamo pure malissimo. Perché ci ricorda ancora una volta che Michele Mignani assomiglia sempre più terribilmente al Massimo Drago versione 2015-16 (convincente in casa, disastroso lontano dal Manuzzi). E, soprattutto, perché ci ricorda ancora una volta che, al di là delle solite banalissime dichiarazioni pre-partita di rito vomitate quasi settimanalmente dal trainer bianconero (‘Ho a disposizione un gruppo fantastico, quando devo fare la formazione sono sempre in difficoltà, per me in questo Cesena non ci sono titolari e panchinari, bla bla bla…’), Mignani a disposizione ha soltanto 14-15 giocatori da media-alta serie B. Quattordici o quindici. Non di più. Ah, prima di chiudere fatemi dire un’ultimissima cosa. Quel cambio andato in scena ieri al minuto 85 tra le fila del Cesena mentre i bianconeri erano sotto per 3-2 (fuori il capocannoniere della B Shpendi, dentro la nebulosa Van Hooijdonk) è un qualcosa di assolutamente indecifrabile. Di assolutamente incomprensibile. Spero soltanto che qualcuno della tv, magari Roberto Giacobbo, magari un amico di Red Ronnie, prima o poi possa far luce su questo grande mistero in salsa romagnola. Passo e chiudo.
PS 1: Quelli che… lo vogliamo capire o no che Berti, per poter sfoderare appieno il suo immenso talento, deve giocare qualche metro più avanti?
PS 2: Quelli che… Antonucci avrà pure i piedi da Serie A ma se a 25 anni gioca ancora a Cesena un motivo forse ci sarà pure…
PS 3: Quelli che… se questo è il vero Kargbo forse bisognerebbe sbolognarlo via già a gennaio, prima dello start del Ramadan…
PS 4: Quelli che… visto che il Cesena la dietro non ha né il ‘nuovo’ Cera né il ‘nuovo’ Jozic, forse lo scalpitante Pieraccini meriterebbe più considerazione…