Il Cesena, la Shpendi-dipendenza, Viali e il Calippo Tour
Considerazioni sparse (anzi, sparsissime) sul derby andato in scena ieri nel catino del Manuzzi. In occasione della punizione calciata al minuto novantasette da Kabashi tutta Cesena (e provincia) ha letteralmente smesso di respirare. Il sempre più ispirato Shpendi ha il gol nel dna. La maglia del Cesena ‘versione’ 2024-25 è bella – ehm ehm – il giusto, ma quella della Reggiana è pure peggio. Il talentuoso Berti, per poter dare il meglio di se, probabilmente deve giocare qualche metro più avanti. I tifosi reggiani – come d’altronde i tifosi modenesi – che continuano a sfoderare il loro solito coro contro quella ‘merda che chiami mare…’ sono ridicoli, se non altro perché poi ogni benedetta estate finiscono sempre per passare le loro ferie a Cesenatico o a Viserbella. Lo sponsorizzatissimo (in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi) Klinsmann Junior non sarà il nuovo Buffon ma non è poi così male. Bardi è davvero un grande bel portiere. Il signor Ghersini di Genova ha confermato, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che la classe arbitrale italiana non se la sta spassando proprio benissimo. Il prezzo del cartellino di Shpendi (per lui già 9 gol all’attivo) continua a salire giornata dopo giornata. Quella pettoruta (una quarta di reggiseno, forse pure una quinta) tifosa reggiana presente ieri in Tribuna Centrale vorremo tutti vederla più spesso da queste parti. Ma se questo è il ‘vero’ Kargbo, cosa succederà – sigh – quando comincerà il Ramadan? La Curva Mare è sempre bellissima. Era da tanto tempo che non vedevo un primo tempo così infarcito di sbadigli. Il Cesena, in questo già robusto scorcio di stagione, non è ancora riuscito a vincere uno straccio di derby. Viali, ovvero colui che in riva al Savio è riuscito a farsi cacciare fuori dai play-off da Matelica e Monopoli, è un allenatore molto sopravvalutato. Anche ieri la gestione della viabilità post-gara non è stata proprio ottimale. Questo Cesena è (chiaramente, fottutamente, pericolosamente) Shpendi-dipendente. Ieri sera, al triplice fischio finale di questo derby giocato in un Manuzzi che ben presto si è trasformato in un freezer, in mezzo alle gambe mi sono ritrovato un ghiacciolo: forse sono pronto anche io per il Calippo Tour. Forse.
PS 1: Quelli che… questi sono due punti persi. Perché la Reggiana si è presentata al Manuzzi con diverse assenze di peso. E perché ai punti, ieri, avrebbe vinto tranquillamente il Cesena
PS 2: Quelli che… questo è un punto guadagnato. Perché il Cesena, questo derby, ha rischiato seriamente di perderlo. E perché, tra i cadetti, la priorità è sempre quella di muovere la classifica. Sempre