Artico risolve il primo problema della stagione 2023-2024
Questa mattina l’US Città di Pontedera ha comunicato ‘di aver acquisito a titolo temporaneo i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Luca Lewis dal Cesena’. L’ufficializzazione di un’operazione di mercato che avremmo potuto limitarci a riportare sul nostro canale Telegram, così come facciamo con tutte le altre. Ma l’importanza di questa uscita non può essere equiparata a quella di una qualsiasi. Oggi Fabio Artico ha risolto la prima grana del Cesena 2023-2024.
Accolto in Romagna quale uomo di fiducia del padre del portiere - ricordiamo tutti le puntigliose analisi sulle presunte percentuali “sulla rivendita dei giocatori acquistati che neppure in Serie A…”, oggi ‘misteriosamente’ scomparse dai radar di chi ne vociferava - ad Artico sinora è stato imputato di aver condotto un mercato al di sotto delle attese. Pisseri, Donnarumma, ieri Pierozzi e oggi Siano, congiuntamente ai possibili arrivi di Ogunseye e Kolaj: tutti nomi che non stuzzicano l’ambiente, che ancora coltiva grandi aspirazioni e che vuole superare la cocente delusione della scorsa stagione. D’altra parte, un anno fa di questi tempi l’entusiasmo dilagava inarrestabile e con il senno di poi, a fronte di quel che è stato l’amaro epilogo con il Lecco, oggi non fa così male un po’ di sano realismo.
Meno parole e più fatti. Artico ha liquidato in tempi relativamente celeri uno dei problemi più controversi che il Cesena 2022-2023 si è portato appresso.
Messo sotto contratto per due anni e mezzo il 4 febbraio del 2022, Lewis junior ha trascorso il primo semestre in Romagna non potendo giocare, semplicemente aggregato al gruppo guidato da Viali. Inutile sottolineare ancora una volta gli eventi verificatisi a ridosso di Cesena-Carrarese, con Minelli che si frattura un piede dopo aver appreso che sarebbe stato panchinato in favore di un collega che, sino a quel momento, non annoverava presenze tra i professionisti. È invece il caso di dare risalto a quanto accaduto dopo Cesena-Torres a metà settembre: in seguito di un errore che aveva visto ancora una volta coinvolto l’italo-statunitense, anche Prestia si è procurato un infortunio sfasciandosi una mano… Certo, una mano rotta non impedisce ad un difensore di giocare e la cosa è passata sotto traccia. Ma rappresenta un valido indizio di come fosse percepito Luca Lewis all’interno dello spogliatoio. Che i compagni lo considerassero un arrogante?
Il dubbio ce lo toglie lui stesso con l’ospitata a Pianeta Bianconero, in onda su Teleromagna il 6 marzo. Riottenuto il posto da titolare verso fine gennaio a scapito di un Tozzo sì balbettante ma dal rendimento oggettivamente più alto (la media dei gol incassati per partita giocata parla chiaro), Lewis si fa infilare due volte dal Montevarchi fanalino di coda. Chi di dovere avrebbe dovuto accorgersi di quanto fosse infelice l’opzione di una sua ospitata in tv all’indomani. Invece viene confermata la sua presenza, già programmata, e accade quel che accade. Lewis ‘inciampa’ più volte, culminando con una sua dissertazione sulle differenze con i ragazzi cresciuti negli USA, ritenuti più indipendenti dalle proprie famiglie rispetto ai coetanei italiani.
In un colpo solo Luca Lewis appare rigidamente alternativo, supponente e antipatico. Un’impressione che va a suffragare l’idea che sia poco apprezzato all’interno dello spogliatoio, per usare un eufemismo, e che la squadra lo percepisca come corpo estraneo imposto da fuori.
La brutta performance dinnanzi ai riflettori è talmente plateale che viene da chiedersi come sia possibile che il Cesena abbia accettato una tale esposizione al pubblico ludibrio di un proprio tesserato. Verrebbe quasi da presumere una sorta di complotto, non ci può essere stata inconsapevolezza in tutto ciò.
Chiunque sa bene quanto quell’emittente televisiva sia vicina alla precedente proprietà bianconera, quanto (alcuni fra) i 28 soci non si siano lasciati in buoni rapporti con (alcuni fra) coloro che partecipano a Jrl Investments. Facile supporre una ritorsione da gangster movie: tendere un agguato al figlio per mandare un messaggio al padre… Padre che risponde al mittente ‘parlando la stessa lingua’: circa un mese dopo quell’apparizione sull’etere, il contratto dell’imberbe estremo difensore viene rinnovato a cifre ampiamente rialzate e con scadenza prolungata.
Non vi è stato alcun annuncio in proposito, ma è evidente che il termine non sia più nel 2024. Altrimenti, qualsiasi procuratore (anche il meno in gamba) avrebbe fatto spostare il proprio assistito a titolo definitivo, non in prestito. Ecco perché quella adottata da Artico è una toppa che va a rammendare il buco, non certo una soluzione definitiva. Però mica si può pretendere che Artico faccia miracoli.
E del figlio d’arte invece cos’altro dire? Be’, se si domanda il perché di cotanta spietata efferatezza nei suoi confronti, sarebbe bene se ponesse qualche interrogativo all’interno delle mura di casa propria…