Rovescio tennistico ininfluente. Presenze alquanto discutibili sugli spalti

Decisamente poco spettacolo in campo a Martorano. Ancora meno spettacolare la comparsa di alcune ex nel centro sportivo per seguire la gara.
17.08.2024 08:00 di  Giordano Rosati   vedi letture
Rovescio tennistico ininfluente. Presenze alquanto discutibili sugli spalti

La sera del 14 agosto è assalita da un caldo torrido che accompagna le ragazze durante la prima amichevole stagionale. L’ormai classico impegno estivo contro il Sassuolo vede le ospiti primeggiare addirittura per 0-6, risultato decisamente eccessivo per quanto visto in campo.
Le prime quattro reti arrivano durante la prima mezz’ora di gioco, nella quale la poca alchimia del Cavalluccio a causa dei tanti nuovi acquisti si fa sentire pesantemente. Segue una lunga fase di gioco più statica, con le romagnole che più volte vanno vicine al gol, senza però mai riuscire a trovarlo. Durante gli ultimi dieci minuti dell’incontro la maggiore freschezza e profondità di rosa delle ospiti si fa sentire, permettendo loro di andare a rete altre due volte.

Tantissime le nuove arrivate in campo, come del resto accade ad ogni stagione. I bianconeri hanno deciso di ripartire dalla loro unica grande certezza: mister Conte ed il suo staff sono stati riconfermati in toto. La scarsa disponibilità economica della società ha costretto il Cesena a dover nuovamente puntare su tante scommesse, molte delle quali in prestito dalle ‘big’ di  A. Un vero peccato, considerando che quest’anno i posti disponibili per il salto di categoria saranno addirittura tre, con diverse compagini della serie cadetta che hanno effettuato importanti investimenti per puntare alla promozione.

Il rammarico più grande arriva però da quanto visto extra campo: tantissime le ex bianconere presenti sugli spalti per continuare a stare vicino al Cavalluccio ed alle vecchie compagne. Vicinanza che però non è stata minimamente ravvisata in fase di mercato: se l’amalgama del gruppo dell’anno passato risultava, per quanto visto, davvero ottima, singolarmente ha prevalso la smania di andare a giocare in piazze apparentemente più prestigiose.
Per la gran parte di loro si trattava solamente di un’occasione per tornare a fare un saluto dopo che le strade, professionalmente parlando, si erano divise. C’era, però, chi è andata a Cuneo da mister Ardito dopo che tutto l’ambiente l’aveva rigettato malamente. Chi si è trasferita a Parma senza nemmeno un degno saluto dopo che il Cesena l’aveva accolta a braccia aperte nonostante la grossa incognita dovuta al fresco infortunio al ginocchio. C’era anche chi, addirittura, è approdata a Bologna tra grandissimi sorrisi e carrellate di post su Instagram insieme agli stessi parenti che l’anno scorso scorrazzavano per il centro sportivo di Martorano sempre branditi di sciarpa bianconera al collo.
Ecco, un minimo di pudore in più non sarebbe guastato. La decenza di non presentarsi sarebbe il minimo dopo non aver dimostrato la minima riconoscenza verso la società.
Ma, probabilmente, per la nazionale di Romagna certi elementi sono superflui. E, magari, per la ricetta perfetta per un Cesena da promozione, basterebbe prendere esempio da chi si ha vicino.
Gente che ha rinunciato a proposte economicamente più convenienti per mostrare gratitudine verso chi l’aveva cresciuta.
Gente con il Cavalluccio cucito sul petto prima ancora che sulla bocca.
Gente come Elena Casadei, capitano.