Il Cesena. La palude. E Laribi

Ieri ad Olbia bisognava a tutti i costi riscattare il ko con l’Ancona: missione raggiunta. Ma adesso è già tempo di pensare a Lucca. E… al mercato di riparazione.
27.11.2022 10:20 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Il Cesena. La palude. E Laribi

Dice un vecchio proverbio giapponese: ‘Se la tua squadra del cuore va in trasferta in uno stadio dove non ci sono nemmeno i Distinti, in uno stadio dotato di un manto erboso infame, in uno stadio dove direttamente dal campo di gioco si riescono a vedere le automobili e i torpedoni che transitano sulla circonvallazione, in uno stadio dove nella curva di casa ci sono quattro gatti, in uno stadio dove presta servizio un telecronista di Eleven Sports che colleziona figuracce come se non ci fosse un domani, in uno stadio dove si esibiscono irricevibili uomini neri da circolo Arci, allora vuol dire che la tua squadra del cuore sta prendendo parte a un campionato letamoso’. Aposto. Tutto attaccato. Senza spazio.

Abbandonare il prima possibile questa infernale e squallida palude letamosa ‘chiamata’ Serie C: eccolo l’imperativo del Cesena. Un Cesena che, ieri pomeriggio a Olbia, pur non brillando particolarmente, pur palesando le sue solite lacune (anche) in fase di possesso palla, è riuscito in un sol colpo a riscattare l’inaspettato capitombolo interno con l’Ancona e a non perdere altro terreno in classifica. Una classifica che resta cortissima. Ma, allo tempo, maledettamente intrigante. Stuzzicante. Sexy.

Spesso troppo rinunciatario, spesso troppo paciugone, poco cinico sottorete: ieri, al Nespoli, di certo non si è visto il miglior Cavalluccio della stagione. Ma quello che più conta è che, all’indomani di questa ostica trasferta in Terra di Sardegna, nella saccoccia bianconera ci sono (altri) tre punti di platino. Tre punti che il prossimo aprile, quando si concluderà il volatone finale per il 1° posto, potrebbero rivelarsi cruciali. Fondamentali.

E intanto, mentre il Cesena guarda già all’insidiosissima trasferta di Lucca a cui – sigh – non presenzieranno (anche) i preziosissimi Ciofi e Prestia, nella stanza dei bottoni bianconeri – sotto le ceneri di un’apparente tranquillità – si pensa più che mai al mercato di riparazione. Un mercato che, ve l’ho già detto ma ci tengo a (ri)sottolinearlo, visto l’equilibrio che regna in questo Girone B al gusto di passione e di mediocrità, sarà ‘semplicemente’ decisivo. Determinante.

Ah, a proposito di nuovi innesti: scartata ormai definitivamente l’ipotesi di portarsi a casa il vecchio Barillà, sul fronte centrocampista di qualità in riva al Savio si sta pensando a un altro svincolato che la Romagna già conosce benissimo. Quel giocatore risponde al nome di Karim Laribi (per lui a Cesena, dal 2016 al 2018, 71 gettoni cadetti impreziositi da 9 gol). L’ex fantasista anche di Bologna, Verona e Reggina (sullo Stretto, per una manciata di settimane, ha lavorato proprio con Toscano) è fermo ai box dopo l’ultima esperienza al Cittadella. Revival romagnolo in vista per il 31enne italo-tunisino o semplice (e romantica) suggestione di fine novembre? Lo scopriremo sotto l’Albero. O magari anche prima. Chissà.


PS 1: Quelli che… ieri, per la prima volta in questo campionato, hanno goduto per un hurrà della Reggiana
PS 2: Quelli che… oggi staccheranno completamente la spina ‘calcistica’. Mondiali  permettendo
PS 3: Quelli che… domani sera non si perderanno per nulla al mondo l’ospitata di quel pazzo di Tabanelli a TifoCesena!
PS 4: Quelli che… martedì sera andranno a Lucca. Sfidando (ancora una volta) questo calendario da film horror