Domani visita alla capolista. Mignani: “Berti e Antonucci possono giocare insieme”
Per la seconda volta nel giro di nemmeno due settimane, la truppa di Michele Mignani affronta la capolista Pisa, incappata in una sconfitta inaspettata contro la Juve Stabia. Parte proprio da qui l’analisi in conferenza dell’allenatore: “Tutte le squadre, quando hanno la possibilità di giocare subito dopo una sconfitta, mettono qualcosa in più. Noi siamo pronti per affrontare una battaglia sportiva che sarà diversa da quella di dieci giorni fa… anche l’ambiente sarà molto più caldo rispetto alla precedente sfida. Affrontare la squadra che ha fatto meglio finora è uno stimolo per i ragazzi, i quali sono consapevoli che ci aspetta una partita dal coefficiente di difficoltà altissimo contro una squadra forte sia dal punto di vista individuale che collettivo, che è una delle candidate a rimanere nei piani alti della classifica fino al termine della stagione. La gara di Coppa Italia dà vantaggi ad entrambe le squadre: ci siamo affrontati poco tempo fa e la struttura tattica di entrambe le squadre non è cambiata”.
Nessun indisponibile tra i bianconeri, ciò rende ancora più difficile la scelta su chi schierare del tecnico genovese. “La squadra sta bene e sono tutti convocati, quindi avrò la possibilità di scegliere in funzione della condizione dei singoli e della partita. Questo gruppo ha dimostrato di essere sempre sul pezzo, e questo per l’allenatore è un vantaggio. Berti e Antonucci, in aggiunta a Kargbo e Shpendi, possono giocare insieme? Penso che sia molto possibile: entrambi sono giocatori intelligenti e possono ricoprire più zone di campo, quindi sono perfettamente compatibili. Tommaso era già a disposizione anche la settimana scorsa, poi gli eventi della partita mi hanno portato a compiere altre scelte”.
Uno degli aspetti da migliorare il più in fretta possibile di questo inizio campionato è il mantenimento del risultato nel secondo tempo. “Metterei la firma per andare in vantaggio tante volte per poi provare a gestirlo… dobbiamo tenere conto che abbiamo di fronte avversari di valore e che non mollano mai. Tantissimi aspetti sono migliorabili, siamo tutt’altro che perfetti… è soprattutto quando le cose vanno discretamente bene che bisogna battere chiodo sulle cose da migliorare, e senza dubbio una di queste è la difesa su palla inattiva ma, se guardiamo le partite ogni weekend di qualsiasi categoria, notiamo che vengono segnati tantissimi gol da calcio piazzato, perciò non deve diventare un cruccio”.
Sette giornate alle spalle e, com’è consuetudine in Serie B, regna l’equilibrio sia nei piani alti che nei bassifondi della classifica. “Se voi mi dite che non si vedono squadre che possono ammazzare il campionato, io potrei ribaltarvi il ragionamento dicendo che in questo momento non ci sono squadre che sicuramente retrocederanno. È un campionato talmente equilibrato che in un primo momento puoi sognare e, in quello successivo, devi stare attento che tali sogni non diventino presto incubi”.